Truffe su misura, l’allarme in Val Bormida
- 17 Dicembre 2025
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Dai finti carabinieri al trading online: i raggiri si adattano alle vittime nel Savonese

Cairo Montenotte. Non esiste più una sola truffa, ma tante truffe diverse, costruite su misura in base all’età, alle abitudini e al profilo della vittima. È il quadro che emerge da una serie di episodi accertati dai Carabinieri della Val Bormida, alle dipendenze della Compagnia di Cairo Montenotte, che negli ultimi mesi hanno fatto luce su numerosi raggiri messi a segno o tentati nel territorio.
Il caso economicamente più rilevante è stato denunciato nel novembre scorso da un pensionato cairese di 81 anni. L’uomo ha ricevuto una telefonata da un sedicente operatore del proprio istituto di credito che, con tono rassicurante e professionale, lo ha convinto a effettuare tre bonifici tramite home banking per “mettere al sicuro” i risparmi da una presunta truffa in corso. In poche ore sono stati trasferiti complessivamente 49.926 euro. Le indagini dei Carabinieri di Cairo Montenotte hanno portato, il 9 dicembre 2025, al deferimento all’Autorità Giudiziaria di un uomo di 50 anni, residente nel napoletano, risultato intestatario di uno dei conti di appoggio. Una somma di 8.978 euro è stata immediatamente bloccata e per essa è stato richiesto lo storno a favore della vittima, mentre proseguono gli accertamenti su ulteriori transazioni.
Sempre nel mese di novembre, a Carcare, un artigiano di 55 anni è stato contattato telefonicamente da un individuo che si qualificava come carabiniere. Con il pretesto di presunte indagini in corso nella sua banca, il truffatore ha tentato di convincerlo a disporre un bonifico verso un altro conto. Il raggiro non è andato a buon fine grazie all’intervento del direttore della filiale, che ha messo in guardia il cliente. Le successive indagini dei Carabinieri di Carcare hanno accertato che la chiamata era stata effettuata con la tecnica dello spoofing, facendo apparire sul telefono della vittima il numero del Comando Provinciale dei Carabinieri di Savona.
Un copione diverso, ma altrettanto insidioso, riguarda una truffa legata al trading online. Vittima un pensionato 86enne residente in Val Bormida, convinto ad aprile a effettuare un bonifico di 3.100 euro per presunte operazioni finanziarie. Il denaro è stato immediatamente trasferito su un conto estero, in particolare maltese, rendendo difficile il recupero delle somme. Le indagini hanno comunque portato alla denuncia di un uomo di 56 anni residente in provincia di Trapani.
Nel settore delle truffe informatiche rientra anche il caso seguito dai Carabinieri di Cengio, che hanno raccolto la denuncia di una donna di 53 anni, assistente sanitario, residente in Val Bormida. La vittima aveva aderito, tramite un social network, a una falsa offerta di lavoro in smart working riconducibile a una nota catena commerciale. Dopo l’invio dei documenti e dei dati della carta di credito, si è accorta di un prelievo non autorizzato di 3.386 euro.
Sempre a Cengio, un libero professionista di 38 anni, titolare di una struttura ricettiva, ha denunciato un tentativo di truffa messo in atto da ignoti che si erano spacciati per carabinieri. Dopo aver prenotato una camera, avevano inviato una ricevuta di pagamento contraffatta per 2.560 euro, anziché per i 1.260 euro concordati, per poi tergiversare alle richieste di chiarimenti.
Infine, in Val Bormida, i Carabinieri hanno concluso un’indagine per diffamazione a seguito della querela presentata dal responsabile di una filiale bancaria. Una donna di 33 anni, a sua volta vittima di spoofing, aveva diffuso online messaggi allarmistici contro l’istituto di credito, convinta dalle false dichiarazioni di un sedicente carabiniere che parlava di indagini interne su dipendenti infedeli.
Le attività investigative del Comando Provinciale dei Carabinieri di Savona hanno consentito in più casi di individuare i responsabili, bloccare flussi di denaro e limitare i danni economici, confermando l’importanza di segnalare tempestivamente ogni situazione sospetta. I procedimenti penali sono nella fase delle indagini preliminari e le responsabilità saranno accertate solo con sentenza definitiva.
Foto fornita dall’Ufficio stampa.
C. Folco
Giovedì 17 dicembre 23025 – Anno XIX



















