
Palazzine contese, tra ricorsi e degrado ad Albenga
- 23 Settembre 2025
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Via Carloforte e via Milano al centro di vicende giudiziarie e fallimentari che bloccano la riqualificazione urbana
Albenga. Le palazzine di via Carloforte e di via Milano restano al centro di una complessa vicenda urbanistica e giudiziaria che da anni condiziona lo sviluppo e il decoro della città. Dopo sentenze, fallimenti e proposte di concordato, la prospettiva di una riqualificazione rimane incerta, ma il Comune ribadisce l’impegno a sostenere ogni percorso utile alla rinascita delle aree.
La vicenda di via Carloforte ha origine nei primi anni Duemila, con un intervento che prevedeva la costruzione di tre palazzine per circa 50 appartamenti. In realtà furono realizzati quasi 80 alloggi, ma con metrature inferiori rispetto a quelle stabilite dal piano urbanistico. Da qui ebbe inizio un contenzioso segnato da fallimenti, lottizzazioni abusive, confische e ribaltamenti giudiziari.
In una prima fase gli immobili sembravano rientrati nella disponibilità del Comune, che aveva anche intercettato fondi per la riqualificazione. Una recente sentenza della Corte d’Appello di Genova ha però riconosciuto la priorità dei crediti ipotecari e restituito le palazzine ai privati, in particolare a una società subentrata nei crediti originari.
“Prima che il giudice rimettesse tutto in discussione – spiega il sindaco Riccardo Tomatis (nella foto)– avevamo già reperito fondi per la progettazione delle palazzine. Risorse che abbiamo dovuto restituire quando l’Autorità giudiziaria ha tolto al Comune la disponibilità degli immobili. Resta la volontà di arrivare quanto prima al recupero di un’area oggi abbandonata”. Negli ultimi mesi è stata effettuata una disinfestazione per eliminare l’acqua stagnante che favoriva la presenza di zanzare.
Situazione diversa ma ugualmente complessa in via Milano, dove le palazzine non ancora abitate sono da oltre dieci anni coinvolte in una procedura fallimentare. Trattandosi di proprietà privata, il Comune può intervenire solo per motivi legati alla sicurezza, come già avvenuto imponendo la chiusura degli accessi e la messa in sicurezza dell’area.
“La soluzione definitiva – aggiunge Tomatis – resta la vendita degli immobili. È stata presentata una proposta di concordato fallimentare da parte di una società con sede a Milano, valutata positivamente dai curatori e omologata dal tribunale. Ci auguriamo che questo percorso apra la strada alla riqualificazione e al recupero della zona”.
Il sindaco sottolinea anche i riflessi negativi sul tessuto urbano: “Abusi edilizi e procedure che si trascinano per anni rappresentano un grave danno per Albenga. Non solo bloccano lo sviluppo, ma generano immobili abbandonati che diventano luoghi di degrado, incidendo sulla sicurezza e sulla qualità della vita dei cittadini”.
Foto fornita dall’Ufficio stampa.
C. Folco
Martedì 23 settembre 2025 – Anno XIX