Cultura. Lutto ad Albenga per Angelo Gastaldi, un ingauno doc

“Ciao, Angelo. Ripoṡa in paje a rènte au tò  ca”u  Andrea…”

Albenga. Ieri, sabato 8 giugno, alle ore 15.30, nella cattedrale San Michele Arcangelo di Albenga si sono svolti i funerali di Angelo Gastaldi, 90 anni, studioso molto noto in tutto il comprensorio di Albenga non solo come scrittore ed amante del dialetto, ma anche come disegnatore ed illustratore.

Il mondo dell’arte, della cultura e del volontariato sono in lutto per la scomparsa di Gastaldi, artista, volontario e cittadino sempre pronto ad impegnarsi in molteplici iniziative rivolte al sociale, collaborando attivamente e con entusiasmo con associazioni, istituzioni ed enti operanti sul territorio ingauno e non solo.

«Oltre che essere un lutto per tutta la città di Albenga – spiega il direttore responsabile della nostra testata giornalistica Liguria 2000 News, il giornalista Vincenzo Bolia, suo amico da tanti anni, – è come se fosse crollata una delle torri principali di Albenga. La scomparsa di Angelo Gastaldi, che da sempre collaborava con il nostro periodico con rubriche dedicate alla botanica,  è una grossa perdita non solo per la cittadina di Albenga, a cui Gastaldi  ha dedicato con passione tanti anni di studio e tante belle opere, ma anche per tutto il territorio ingauno. Ed è praticamente impossibile citare tutte le sue opere dedicate allo studio del dialetto ligure di Albenga ed anche alla flora del nostro territorio, però non si può fare a meno di citare l’ormai introvabile “Disiuna”io Arbenganese” (Dizionario Albenganese), in due volumi di oltre mille pagine, splendidamente illustrati dallo stesso Gastaldi, edito dal Comune di Albenga nel gennaio 2009, un’opera veramente monumentale che non può certamente mancare nelle case dei tanti appassionati del dialetto albenganese.

Infine un saluto all’amico Angelo mi pare proprio doveroso e vorrei darlo con una breve frase, naturalmente nella nostra lingua madre, nella nostra comune lingua del cuore, nel nostro amato dialetto d’Arbenga: Ciao, Angelo. Ripoṡa in paje a rènte au tò ca”u Andrea…».

Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, un passato da assicuratore, pilastro fondamentale dell’Accademia Musico-Vocale Ingauna “Egidio Marcelli”, della Pubblica Assistenza “Croce Bianca” di Albenga e di tante altre  benemerite associazioni, la sua vita e quella della sua famiglia venne funestata da una tragedia: il figlio Andrea di soli 26 anni, nel 1992, venne a mancare in un tragico incidente aereo su di un velivolo militare insieme ad un altro pilota nel corso di una esercitazione nello spazio aereo sul Garda, vicino a Sirmione. I due piloti si comportarono da eroi: avrebbero potuto salvarsi lanciandosi con i paracadute, ma l’aereo stava sorvolando un centro abitato e cercarono di portare il velivolo in una zona nella quale un incidente aereo non potesse causare vittime civili.

Da oltre di vent’anni era andato ad abitare ad Arnasco dove aveva trovato un ambiente ideale per continuare a coltivare le sue due grandi passioni: il disegno e la scrittura e dove l’ex sindaco Alfredino Gallizia lo ricorda con grande affetto: «Angelo era un grande amico – ci ha detto un commosso Gallizia – sempre pieno di idee e di entusiasmo. Artista, poeta e scrittore, era un grande cultore del nostro dialetto. Ci ha aiutato tanto nell’allestimento  del Museo dell’Olio e della civiltà dell’Olivo ed ha realizzato numerosi Murales nel nostro Museo d’arte Contemporanea a cielo aperto. Amava profondamente la nostra terra, era un uomo di grande valore culturale che cercava di mantenere viva la tradizione di Albenga e del suo entroterra. Ci mancherà».

Al funerale sono stati tantissimi gli albenganesi che con la loro presenza hanno reso l’ultimo omaggio ad Angelo Gastaldi e manifestato tutto il loro affetto alla moglie Luisa Benso e alle figlie Sandra e Luciana e alla famiglia tutta.

La redazione di Liguria 2000 News si unisce al dolore della moglie Luisa Benso, delle figlie e delle famiglie Gastaldi e Benso per la perdita di una così grande persona qual era Angelo Gastaldi.
(Claudio Almanzi)
Domenica 9 giugno 2019 – Anno XIII