image_print

 

Aggressivo in famiglia, nascondeva un etto e mezzo di droga. Arrestato dai Carabinieri

Savona. È bastato un piccolo spunto ai militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Cairo Montenotte per trarre in arresto un ventenne valbormidese.

I militari sono intervenuti su richiesta dei familiari, spaventati dal comportamento aggressivo e poco lucido del ragazzo, e, appena entrati in casa, lo hanno subito riconosciuto. Il giovane, infatti, in passato era già stato indagato dell’Arma per reati relativi alle sostanze stupefacenti. L’origine dello stato di agitazione del ragazzo è apparsa a quel punto sospetta e, a prima conferma delle ipotesi, una rapida verifica ha consentito di recuperare sulla sua persona alcuni grammi di hashish.

Inevitabile a quel punto la perquisizione domiciliare, che ha portato al rinvenimento di altri 140 grammi della stessa sostanza, 130 euro in banconote di piccolo taglio e due bilancini di precisione. L’esame del cellulare del giovane, inoltre, disposta dal Sostituto Procuratore di turno della Procura della Repubblica di Savona, ha poi rilevato una fiorente attività di spaccio, concentrata soprattutto nella Val Bormida.

Il giovane, nel frattempo accompagnato in caserma, è stato dunque dichiarato in arresto per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, ma vista l’agitazione dell’indagato, i militari hanno richiesto l’intervento dei sanitari del “118”, il cui personale ha concluso in breve tempo che fosse necessario l’accompagnamento al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Paolo di Savona per accertamenti specialistici. Qui, una visita più approfondita ha confermato il sospetto che la scarsa lucidità fosse da attribuirsi ad una crisi d’astinenza, motivo per cui il giovane è stato trattenuto in ospedale sino alla mattina successiva per ottenere le cure necessarie, piantonato dai carabinieri.

L’arrestato, quindi, appena rimessosi, è stato trasferito presso il carcere di Marassi in attesa del giudizio.

Il procedimento è comunque nella fase preliminare, tutti i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità dell’indagato, non essendo stata assunta alcuna decisione definitiva da parte dall’Autorità Giudiziaria.
(C.S.)

Venerdì 14 giugno 2024 – Anno XVIII