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E NEI SAPORI DELLE ANTICHE VIE DEL SALE

Nel cuore pulsante della Liguria, tra le cime maestose delle Alpi e la fertile Piana di Albenga, si snoda una storia antica, fatta di uomini e natura, di commercio e tradizione. È la storia delle “vie marenche”, percorsi millenari che hanno visto il sale viaggiare dalla costa ligure fino alle terre d’Europa, portando con sé non solo ricchezza, ma anche cultura e scambi.

Renato Grasso (nella foto), maestro di cucina e custode di un’eredità culinaria senza tempo, è il moderno narratore di questa epopea. Con le mani sapienti di chi conosce ogni segreto delle erbe, Grasso ha saputo unire le erbe officinali delle Alpi liguri, raccolte con rispetto e attenzione, alle erbe aromatiche biologiche della Piana Albenganese, creando così “Il Sale della Liguria”.

Questo sale non è un semplice condimento, ma il frutto di una ricetta che parla di identità e appartenenza. Il basilico, il timo, la maggiorana, il finocchietto selvatico, la santoreggia, il timo serpiglio di altura, la menta, le bacche di ginepro, l’erba amara, l’aglio di Vessalico e la lavanda si mescolano in un insieme armonioso che evoca i paesaggi e i profumi di una terra baciata dal sole e accarezzata dal vento.

Oggi, il testimone di questa tradizione è stato raccolto dal Pastificio Fratelli Porro, situato a Col di Nava, nell’alta Valle Arroscia. Qui, dove le montagne incontrano il cielo, il sale continua a essere prodotto seguendo la ricetta tramandata, un legame indissolubile con il passato che si proietta nel futuro.

“Il Sale della Liguria” del Pastificio Fratelli Porro è più di un prodotto: è un simbolo, è la memoria di quei sentieri battuti da contrabbandieri e gendarmi, è il sapore di una vacanza indimenticabile, è la promessa di un ritorno. In ogni grano di sale si nasconde una storia, un pezzo di Liguria che si può portare sempre con sé, per ricordare, per sognare, per viaggiare con il gusto e con l’anima.

In un mondo che corre veloce, “Il Sale della Liguria” ci invita a rallentare, a gustare il tempo e i sapori autentici, a riscoprire il piacere di una cucina che sa di storia e di passione. È un invito a viaggiare con i sensi, a esplorare le antiche vie del sale, a conoscere gli uomini e le donne che hanno fatto e continuano a fare della Liguria un luogo unico e speciale.
(C.S.)