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Albenga. Il Centro Antiviolenza Artemisia Gentileschi nacque inizialmente, come sportello di ascolto, nell’anno 2009, da un’unione delle forze dello Zonta Club Alassio Albenga e della Caritas Diocesana di Albenga-Imperia.

L’inaugurazione “ufficiale” del gruppo avvenne a novembre 2009, con l’apertura di due sedi operative (ad Albenga e Loano) a gennaio 2010.

Il 13 dicembre 2012 venne costituita con atto notarile, l’Associazione SPORTELLO ARTEMISIA. GENTILESCHI.

Nel novembre 2019 è stato accreditato dalla Regione Liguria come CENTRO ANTIVIOLENZA,

L’Associazione intende promuovere delle strategie finalizzate alla prevenzione e al contrasto della violenza nei confronti delle donne e dei minori che si traducano in servizi specifici.

Si riportano qua, in linee generali, i principi contenuti nella “Carta dei Servizi”

“L’Associazione attua una serie di attività, quali:
— colloqui di accoglienza e orientamento;
— prima consulenza legale e prima consulenza psicologica;
— possibilità di intervenire concretamente con misure di protezione immediata ricercando una sistemazione di emergenza protetta sul territorio;
— collaborazione con le Forze dell’Ordine;
— collaborazione con i Pronto Soccorso;
— attivazione di “reti” formali e informali di coordinamento e procedure di collaborazione con le istituzioni pubbliche e private che operano sul territorio per il contrasto alla violenza.

A supporto delle attività qui indicate e con la finalità di promuovere la cultura del rispetto nei confronti dei soggetti più deboli, e, in generale dell’”altro da sé”, l’Associazione potrà prevedere incontri seminariali nazionali ed internazionali, corsi di formazione e in-formazione anche in collaborazione con enti e altre organizzazioni che condividono la missione dell’Associazione stessa.

Il primo ascolto è telefonico; la linea telefonica è attiva 24h/24 e durante i giorni di apertura delle sedi operative.

Il primo colloquio con la volontaria (specificamente formata all’ascolto, all’accoglienza e al primo orientamento) non ha lo scopo di dare alla donna consigli standard, ma di dare la possibilità di essere sostenuta affinché possa prendere le decisioni più opportune per sé, valorizzando le proprie risorse personali e quelle esterne su cui può contare.

Viene offerto alle donne uno spazio protetto e non giudicante, dove possono trovare ascolto, informazioni, sostegno e confronto.

Il servizio di accoglienza è attivato esclusivamente per le donne che richiedono aiuto, informazione e protezione.

Durante il colloquio la volontaria dimostra massima disponibilità nei confronti della donna, rispettandone i tempi e i modi e non forzando le sue scelte e decisioni; non giudica e la fa sentire a proprio agio in un luogo protetto e sicuro, insomma come una parte di mondo in cui poter portare le proprie preoccupazioni e il proprio dolore.


Panchina antiviolenza e stalking all’IperCoop di Albenga (foto Liguria 2000 News)

Consulenza psicologica

La consulenza psicologica ha lo scopo di accogliere la donna nei suoi bisogni immediati, aiutarla a definire il problema promuovendo in lei la consapevolezza della situazione di maltrattamento e sostenerla affinché possa intraprendere un percorso di uscita dalla violenza stimolando le sue risorse personali.

Nelle situazioni in cui è necessaria la messa in sicurezza, la funzione della psicologa è quella di sostenere la donna nella sua richiesta, informandola sulle regole e caratteristiche della casa rifugio affinché possa affrontare l’esperienza con efficacia.

Negli anni si è costruita una importante collaborazione con i Pronto Soccorso, le Forze dell’Ordine e con i servizi socio-sanitari del territorio.

Consulenza legale

Le donne che si rivolgono al Centro Artemisia Gentileschi sono spesso donne che chiedono informazioni riguardo ai propri diritti e a cosa potrebbe accadere a seguito di una querela/denuncia e quale sarà l’iter procedurale.

La non conoscenza dei propri diritti, di quali saranno le conseguenze civile e o penali per l’autore della violenza/disagio, la presenza di figli minori e le sempre più diffuse difficoltà economiche, fanno sì che la donna si trovi in serie difficoltà nell’intraprendere il percorso giudiziario di uscita dalla violenza.

Il ruolo del legale sta proprio nell’informare ed orientare la donna e accompagnarla in questo percorso, fornendole informazioni e aiuto per l’accesso al gratuito patrocinio, in tutte le fasi del processo penale e civile, di cui all’articolo 2, comma 1, della legge 119 del 2013.
Le avvocate devono essere iscritte all’albo del gratuito patrocinio.

Consulenza psicologica per minori vittime di violenza assistita

Attivo anche il servizio di consulenza psicologica a favore dei minori vittime di violenza assistita da parte di psicologhe infantili.”

Quindi, con le donne che si rivolgono al Centro vengono elaborati percorsi individuale per la fuoruscita dalla violenza; viene fornito un aiuto per l’orientamento al lavoro, anche con borse lavoro, nonché un orientamento all’autonomia abitativa.

Il team professionale è tutto al femminile, ed è composto da operatrici, psicologhe, psicoterapeute, avvocate, ciascuna formata specificamente per l’accoglienza, l’ascolto e il sostegno delle donne in situazioni di difficoltà. Ognuna di queste figure collabora per la buona riuscita dei servizi offerti e svolti e si impegna a costanti aggiornamento e formazione.
Viene garantito alle donne l´anonimato e il diritto alla riservatezza.

Tel. 0182571517 – 366 4387011
info@centroartemisiaalbenga.it
Nella foto: logo del Centro Antiviolenza ‘Artemisia Gentileschi’ di Albenga (foto fornita dal Centro stesso)
(C.S.)