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Albenga. Anche la “Città delle Torri” ha salutato il 2023 con il tradizionale Cimento Invernale. Sono stati ben 162 i coraggiosi che si sono tuffati per dire addio all’anno vecchio in condizioni meteo favorevoli: la temperatura esterna infatti era di 13 gradi, mentre quella del mare di 14 e mezzo. Dopo quelli di Alassio, Loano e Borghetto Santo Spirito a chiudere i cimenti del comprensorio è stato l’appuntamento albenganese con tanti appassionati non solo locali, ma anche provenienti da tutto il Nord Italia. Nello scatto di Silvio Fasano la foto ricordo del gruppo che ha dato vita all’evento che ha visto la presenza del sindaco Riccardo Tomatis ed è stato commentato dal giornalista sportivo Stefano Mentil. C’erano anche la nota giornalista sportiva e presentatrice tivù Manuela Guerra, il mitico Gainfranco “Feroce” Radini , il gruppo sportivo “Anantre selvagge” ed i coraggiosi “ Cimentisti acquafreddisti”.

La manifestazione si è svolta in tutta sicurezza nello specchio acqueo di fronte alla darsena cittadina grazie alla collaborazione dei soci e volontari della Lega Navale Italiana e del Circolo Nautico.  Migliaia le persone che dalla riva hanno potuto seguire le varie fasi dell’evento, promosso dall’assessorato a turismo, cultura e sport del Comune di Albenga in collaborazione con la Federazione Italiana Nuoto Salvamento, le forze dell’ Ordine, la Polizia Municipale, la Guardia Costiera, la Protezione Civile e le associazioni di volontariato del comprensorio ingauno.
Fra i partecipanti i più anziani sono risultati Maria Verdino di 80 anni di Borghetto Santo Spirito, Ettore Tropiano, 90 anni, di Albenga. Il bimbo più giovane Emanuele Giunta, di appena un anno, anche lui di Borghetto Santo Spirito, mentre la bambina più piccola è risultata Gaia Airaudo, di 3 anni, di Bagnolo, in provincia di Cuneo.

Ancora una volta, come già era avvenuto per i cimenti di Borghetto Santo Spirito e Loano il gruppo più numeroso fra i partecipanti è stato quello denominato: “I nuotatori del tempo perso” che sono stati in 14 a tuffarsi nella acque albenganesi.
(Claudio Almanzi)