Marietta Di Sario e la XXXII Giornata Mondiale del Malato
- 2 Febbraio 2024
- 0
“Fa’ che nella sofferenza non ci sentiamo soli, che qualcuno prenda le nostre mani e ci doni quella pace che, attraverso Cristo, viene da Te”. È la preghiera che 11 febbraio, in occasione della XXXII Giornata Mondiale del Malato, rivolge al Padre perché ci custodisca nell’unità, come membra di un solo corpo. L’augurio è che ognuno di noi, dice nel servizio ai fratelli, possa acquisire la consapevolezza della propria vocazione. Tutto questo é possibile solo stando alla scuola di Maria. Con lei possiamo imparare l’obbedienza e la docilità al progetto di Dio per dire ogni giorno il nostro fiat. Sono certa di questo perché l’ho vissuto e provo a viverlo ogni giorno. E’ la nostra Madre che mi ha accolto nel momento più difficile della mia vita. Dopo un’infanzia splendida e serena, avenne il crollo, la malattia. Chiusa nel mio dolore, per lunghi anni sulla carrozzina, mi sentivo sola, in mezzo a tanta gente piena di vita, proprio io che della vita la voglia mi portavo dentro! Ho pianto lacrime di rabbia e ribellione per un destino avverso. Poi, d’improvviso la Vergine mi è venuta incontro ad alleviare la sofferenza più grande, quella della solitudine. Ha messo al mio fianco la famiglia, i tanti amici e l’associazione dell’Unitalsi. Ricevo amore ed ho imparato che la mia vocazione sta proprio nel testimoniarlo attraverso la sofferenza. Oggi, o Mamma cara, riconosco che anche la mia vita è bella, è bella perchè è tua. Madre diletta, Vergine Maria. Ti offro la sofferenza per la pace e per l’unità. Custodisci, proteggi e ricompensa tutte le persone che fanno parte della vita dei fratelli più fragili e riempiono le giornate sostenendo la sofferenza degli altri con gratuità.
Marietta Di Sario – Carpi (Mo)