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Buongiorno,
sono una studentessa di Giurisprudenza e nel mio percorso di studi mi sono trovata ad approfondire il tema delle concessioni balneari, dell’utilizzo del Demanio e delle dinamiche sempre oscillanti tra concessione, gestione, diritto di superficie e altri istituti che governano e regolano lo sfruttamento del suolo e delle strutture dominicali. Sono una nuotatrice da anni, indubbiamente il ruolo del mare e la regolazione del litorale e della costa sono temi a me molto cari. Al di là dei recenti sviluppi tra Consiglio di Stato, Corte Costituzionale e Corte di Giustizia dell’Unione Europea che hanno investito il tema delle concessioni balneari, tematica molto tecnica e di tuttora non facile comprensione, ho prestato particolare attenzione a quei luoghi dove ho potuto svolgere la mia attività.
Essendo una cittadina del Golfo Paradiso, mi è capitato innumerevoli volte di nuotare nella piscina di Punta Sant’Anna a Recco.
In data 18/04/2024 leggevo una notizia pubblicata anche dalle pagine ufficiali della Regione, in cui si affermava e qui cito testualmente: “Questa mattina, l’assessore regionale allo Sport ha effettuato un sopralluogo della piscina “Antonio Ferro” di Punta Sant’Anna insieme al Sindaco del comune di Recco e a Maurizio Felugo, Presidente della Pro Recco. La riqualificazione dell’impianto è stata infatti inserita nel programma triennale 2023/2025 del Fondo Strategico Regionale, prevedendo un intervento da 4.7 milioni di euro complessivi”.
La notizia, nelle immediatezze, mi ha lasciato molto contenta e fiduciosa anche perchè è stata rilanciata dai vertici dell’amministrazione comunale e da parti autorevoli della carta stampata.
Incuriosita dai meccanismi dei finanziamenti pubblici e sulla scia di ciò che mi era stato detto da una persona vicino alla Regione, ho approfondito e cercato le carte inerenti. Ho così scoperto che la piscina è dello Stato, data in concessione al Comune di Recco e data in gestione alla società Pro Recco. Ancora più incuriosita, soprattutto dal fatto che una piscina statale (o comunale in base a come si voglia qualificare il meccanismo della concessione) venisse finanziata con fondi della Regione Liguria, sono andata a ricercare i documenti relativi a questo presunto stanziamento di fondi e inerenti al funzionamento del Fondo Strategico Regionale.
Mentre l’attuale amministrazione continua a rilanciare a più riprese la notizia e sottolinea e amplifica frasi del tipo “la piscina è cosa fatta”, con tanto di rendering e presunte date di inizio lavori, ho potuto constatare che in realtà di fondi stanziati non ve ne sono; vi è solo un impegno che come tale non significa nulla di concreto.
Vi è una quantità sterminata di opere che fanno richiesta di fondi, anche con impegno di Regione o altri Enti che però lì si arenano. Anche perchè l’effettivo finanziamento dipende sostanzialmente da quanto stia a cuore all’assessore il compimento dell’opera. Senza poi considerare che l’attuale cataclisma sull’Amministrazione regionale deve avere indubbiamente modificato il quadro delle priorità della Giunta.
Il messaggio quindi va banalizzato a un mero spot elettorale che l’Assessore Regionale ha concesso al Sindaco in carica in virtù di un’affinità politica.
Nulla di concreto dunque per i cittadini, ancora una volta presi in giro con spot e parole che di concreto nulla valgono e che però purtroppo molto spesso non hanno modo di confutare.
Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità, spero che possiate pubblicare presto quanto ho scritto, per rendere finalmente edotti i cittadini.
Vi saluto cordialmente

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