La Rovida e Guzzinati protagonisti all’Ippodromo dei Fiori
Villanova d’Albenga. Ancora una volta il driver Andrea Guzzinati ha ottenuto due belle vittorie nell’ ultima riunione di trotto svoltasi all’ Ippodromo dei Fiori dedicata agli astronauti. Insieme a lui protagonista del pomeriggio di corse a Villanova è stata Federica Rovida che si è aggiudicata l’ultima corsa in programma il Premio Roberto Vittori, con Athena del Ronco (femmina di 8 anni figlia di Pitagora Bi e Sute Del Ronco). La guidatrice ha avuto la meglio in una corsa che ha visto la presenza di ben tre driver al femminile: oltre a Federica erano in gara Teresa Di Lorenzo (al debutto assoluto) che con Un Grande Ido si è piazzata terza ed Evita Smorgon con Zayn Malik che ha chiuso al sesto. Guzzinati ha vinto la prima corsa, il Premio Samantha Cristoforetti, con Etranger Joyeuse (cb 4 anni figlio di Traders e Northen Jevel) e la quarta corsa, il Premio Neil Armstrong con D’Artagnan Bar (un 5 anni figlio di Napoleon Bar e Rebecca Laser) che ha anche fatto segnare il miglior tempo della riunione con un ragguaglio di 1’14”9.
Le altre corse della giornata di trotto a Villanova hanno visto primeggiare Elvis Vessichelli con Denny (cb di 5 anni figlio di Irving Rivarco e Geisha Broline) nel Premio Luca Palmitano; Francesco Di Steafano con la promettente Faharajah One (3 anni figlia di Maharajh e Mariù) nel Premio Buzz Aldrin, Antonio Di Nardo con Fairytale Home (3 anni figlia di Donato Hanover e Una Del Rio) nel Premio Astronauti e Nicola Del Rosso con Eva Dei Greppi (4 anni figlia di Pacha Dei Greppi e Papua Dei Greppi) nel Premio Juri Gagarin. Tra il pubblico all’ Ippodromo dei Fiori, che non è più tanto frequentato da grandi folle come negli anni d’oro del trotto, da segnalare la presenza fra i Vip del grande driver Pino Rossi, dal palmares straordinario, con oltre duemila corse vinte, 31 Gran Premi e ben tre Derby e tre Orsi Mangelli. Pino è venuto a seguire le corse ed a salutare gli amici di Villanova d’Albenga dove ha trascorso parecchi anni della sua lunga carriera.
(Claudio Almanzi)