
Nicola Panevino, Il giudice partigiano: questo libro al centro della Settimana Lucana in programma a Firenze
- 5 Settembre 2021
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Firenze. La quinta Settimana Lucana ha come sottotitolo Radici e Percorsi: la conferenza stampa di presentazione si è svolta a Palazzo Vecchio ed è stata introdotta dall’avvocato Luigi D’Angelo, sottolineando gli aspetti storici dell’ Associazione Culturale Lucana – Firenze, realtà costituita nel 1971 e che quindi ha 50 anni di vita. Con le parole di Antonella Di Noia (coordinatrice organizzativa della kermesse) abbiamo compreso le mille difficoltà che si sono dovute affrontare per approntare un calendario di eventi che però ha la sua indubbia dignità. Coinvolgente l’intervento di Nicola Armentano nella doppia veste di lucano e di consigliere del Comune di Firenze: ha raccontato del rapporto tra i lucani e l’accogliente Firenze, partendo dallo storico sindaco Giorgio La Pira per arrivare all’attuale Dario Nardella, la cui mamma è appunto di Potenza.
Scritto da Emilio Chiorazzo, il libro si intitola La Scelta Difficile, alle 18,30 di martedì 7 settembre sarà presentato al Caffè Letterario Le Murate, nell’ambito della quinta edizione della Settimana Lucana a Firenze. L’autore è nativo di Carbone, piccolo borgo della provincia di Potenza da cui veniva anche il giudice: ad intervistare Emilio Chiorazzo ci sarà Giancarlo Passarella, scrittore fiorentino ma i cui genitori sono nati a Calvello, altro piccolo paese potentino. Il libro La scelta difficile ha la prefazione scritta da Emilio Ricci, vice presidente dell’ANPI Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia e presidente della Fondazione CVL Corpo Volontari della Libertà. Nato a Carbone e vissuto a Napoli, Nicola Panevino lavora a Savona, dov’era giudice istruttore del tribunale. All’indomani della caduta del fascismo e dell’armistizio dell’8 Settembre del 1943, con la nascita della Repubblica Sociale Italiana, aderì alla Resistenza. Non quella armata, sui monti, nelle brigate, ma in città, con un ruolo altrettanto importante, di supporto politico, pratico e logistico. Le sue radici cattoliche lo portarono ad avvicinarsi inizialmente a Giustizia e Libertà, poi al Partito d’Azione: divenne membro e in seguito capo del Comitato di Liberazione Nazionale in una Savona dove sospetti e delazioni si rincorrevano. Una di queste gli causò il carcere, mentre era diventato padre da pochi mesi…
Nella foto la locandina “La scelta difficile”.
(C.S.)