
Incontro di Nino Bellinvia e Melo Freni grazie a Pippo Messina
- 24 Luglio 2023
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A Rosario Fodale, direttore di Messinaweb.Eu, è bastato aver visto la foto con i tre noti personaggi, Giuseppe Messina, Nino Bellinvia e Melo Freni, per fargli sentire il desiderio di contattare il Messina, suo collaboratore, per realizzare e pubblicare questa interessante intervista.
Così abbiamo scoperto che Giuseppe Messina, quello che tutti riconosciamo essere un poliedrico artista, nel vero senso del termine (essendo pittore, scultore, scrittore, giornalista, autore di teatro e di cinema, poeta, attore e regista) desiderava da tempo fare incontrare due suoi carissimi amici, i due grandi personaggi, dell’attuale cultura italiana, tra l’altro, testimoni di un tempo che ci sembra difficile possa ritornare, Nino Bellinvia e Melo Freni.
Come appunto qui descritto dal Fodale e pubblicato su diversi quotidiani on line, tra cui appunto il nostro “Liguria 2000 News” (il Bellinvia è tra i suoi collaboratori).
Domanda: Stando a quanto abbiamo appreso Freni e Bellinvia non si conoscevano. Cosa puoi dirci?
Risposta: Ciascuno ha sempre saputo chi è l’altro, ma non si erano mai incontrati.
Melo Freni è giornalista, scrittore, regista, direttore di programmi culturali di Rai Uno
e conduttore di “TG l’una”, “L’approdo” e altri programmi interessanti oltre ad essere stato inviato speciale in tutte le parti del mondo dove andava per realizzare le sue pregiate interviste a personaggi straordinariamente popolari e di grande cultura.
Melo Freni e Nino Bellinvia, praticamente due autentici giornalisti di una prestigiosa professione, quella che ha rispetto delle quattro importanti regole a salvaguardia della verità, del rispetto del lettore e dei soggetti in questione e la notizia è soltanto quella di pubblica utilità; regole raramente rispettate da tanti pseudo giornalisti dei nostri giorni. Loro, Bellinvia e Freni, lo possiamo affermare con forza, hanno onorato e onorano la loro professione.
Domanda: Puoi dirci qualcosa in più dei due personaggi?
Risposta: Certamente. Nino e Melo hanno un destino comune ovvero quello di
essere nati a Barcellona Pozzo di Gotto e di essere stati costretti ad emigrare. Ed hanno fatto bene ad andarsene, poiché se fossero rimasti in città, oggi, probabilmente, sarebbero soltanto due bravi, ma sconosciuti professionisti e nulla più. Nino Bellinvia è approdato, prima in Alto Adige e in Trentino (ha insegnato nelle scuole di Riva del Garda) e poi in Puglia, a Massafra in provincia di Taranto (appassionato da filatelia è stato per tanti anni presidente ed attualmente presidente onorario del Circolo Filatelico “A. Rospo”).
Nino Bellinvia da giovanissimo, ha cominciato a scrivere per la storica “L’Ora” di Palermo (come corrispondente sportivo) per approdare sa giornalista p poi alle numerose riviste e quotidiani, come “Il Corriere del Giorno” di Puglia e Basilicata, “Puglia” e il settimanale “Dialogo”; alla rivista inglese “Britalyca News” di Londra; è stato alla direzione del periodico “La Voce di Massafra”, ma è noto particolarmente come autore di centinaia di testi di canzoni, critico musicale (tra i tanti intervistati : Adamo, Pooh, Cocciante, Antonello Venditti, Milva, Rita Pavone, Teddy Reno, Tony Santagata, Raoul Casadei, Peter Ciani, Gervasio Marcosignori, Wolmer Beltrami, Peter Van Wood che ebbe a musicare alcuni suoi testi). Ha curato una pagina sul mensile internazionale “Musica e Dischi” e sul settimanale “Radiocorriere TV”. E ha scritto anche su “Portobello Sud”, “Flash”, “Nord e Sud”, “Primi Piani”, “Il Gazzettino di Benevento”; e, in Germania, su “Incontri” e “Il mulino letterario” e continua anche su “Politicamente Corretto” e “Liguria 2000 News”. Ha ideato e diretto dal 1975 al 2009, la pubblicazione di musica e spettacolo “I magnifici delle 7 note”, (contenitore di notizie riguardanti artisti del mondo musicale e non soltanto, con cenni critici e valutazioni) presentata anche in Galleria del Corso a Milano, ove alcune agenzie teatrali l’hanno premiata con una grande coppa.
Melo Freni, invece, dopo una parentesi in Rai a Palermo è andato alla sede centrale della Rai a Roma. E chi non si ricorda sue opere: “Il senso delle cose” (1965); “La famiglia Ceravolo”, romanzo, (Rusconi, 1980); “Marta d’Elicona” (Editori Riuniti, 1987); “Verso la vacanza. La morte di Sciascia” (Pungitopo, 1990); “Le calde stagioni” (Pellicanolibri, 1991); “Il giardino di Hamdis” (Palermo, Sellerio Editore, 1992); “Un amore a Spoleto” (Pellicanolibri, 1993); “La valle della luna” (La Spiga, 1994); “La favola del paese cambiato” (SEI, 1995);”Dopo l’allegria (Poesie 1983-2000); “Passigli” (2000); “Marta d’Elicona – Il divano” (Palermo, Sellerio Editore, 2000); “Al limite della ragione – Dalla Sicilia senza ironie (RAI-ERI, 2003);”Le mie Eolie” (Siciliano, 2004); “Severino e il cardinale” (Sciascia Editore, 2006); “Le stanze dell’attesa” (Viennepierre, 2007); “Caro Luigi – Lettere dalla Sicilia” (con Luigi Lombardi Satriani – Pellegrini Editore, 2009); “Sulle tracce del giorno – Un giallo in Sicilia” (Agra, 2009); Leggere “Il Gattopardo” (Dario Flaccovio Editore, 2009). Filmografia: “La famiglia Ceravolo”, film TV, 1985, con Turi Ferro, Fioretta Mari, Walter Maestosi, Ida Carrara, Maria Cosentino, Mimmo Mignemi, M. Blanda Freni e Dario Di Vincenzo. Il film ha partecipato al festival di Mosca, Vancouver, Giardini Naxos, e continua ad essere richiesto da numerosi istituti italiani di cultura all’estero per proiezioni e dibattiti).
Adesso Nino Bellinvia viaggia sugli 86 anni e Melo Freni sugli 89. Essi sono
rimasti sempre legati alla loro città d’origine con un sentimento incancellabile tant’è che sono solitamente ritornati tutti gli anni per trascorrere le ferie estive (escluso il periodo della pandemia).
Domanda: “Come hai conosciuto questi due straordinari personaggi e come hai potuto farli incontrare?”
Risposta: “C’è da evidenziare che l’incontro tra questi, che considero due tra i giganti della contemporanea cultura italiana, non nasce per caso: prima Nino Bellinvia e poi Melo Freni sono i principali pilastri che mi hanno sostenuto, accompagnato e seguito, anche a distanza, durante la mia carriera artistica e culturale; infatti hanno scritto di me ed hanno presenziato a diverse manifestazione che mi hanno visto protagonista. Perciò, essendo io amico dei due intellettuali, sono riuscito a farli incontrare, approfittando della coincidenza della loro permanenza in Sicilia: ho organizzato una
cena e, come si sa, a tavola non si mangia soltanto, ma si riesce a dialogare serenamente, a raccontare e a raccontarsi”.
Domanda: “Immagino che Freni e Bellinvia hanno visitato la tua “Casa Museo” per ammirare le tue ultime opere. Cosa puoi dirci in merito?”
Erano 4 anni che Nino Bellinvia non veniva in Sicilia, perciò ha approfittato di visitare la mia “Casa Museo” dove ci teneva ammirare le mie ultime creazioni, specialmente la scultura “Demetra, fonte della vita”, costruita tra i rami di un ulivo accanto alla casa, ed il gigantesco libro con le pagine in tela dipinta. Di questa sua visita, in compagnia della sua meravigliosa moglie Chiara, rimane il suo pensiero scritto nel registro dei visitatori che così recita: “3 luglio 2023 – Da tanto tempo desideravo visitare Oikos Museion. Finalmente ho l’occasione. È stato un mondo nuovo riscoprire il nuovo mondo di Pippo Messina, il grande artista, dal mondo della pittura alla scultura, alla poesia ed a tanto altro.
Meraviglia delle meraviglie quello che viene definito (come ha già detto il giornalista, scrittore e regista Melo Freni) il LIBRONE misurante cm 56X76 con la copertina in bronzo di 25 kg che contiene tutte le pagina in tela dipinte, un’opera più che invidiabile per ogni artista ed io mi sento onorato di essere amico dell’artista”.
Per quanto riguarda Melo Freni, aveva già, più volte, visitato la mia Casa Museo e ad attestare c’è una targa affissa ai piedi della scultura raffigurante “Demetra” con la seguente scritta poetica:
“ Luglio 2022. “Demetra // Oh regina dei campi e dei granai, // pur col nome di Cerere adorata, // Pippo Messina ti ha voluti immortalare // in un tronco di ulivo rianimare // gettando un ponte // sopra una fiaba antica // perché il mito non muore // eternamente in fiore. // Oh regina dei campi agreste cuore // una mano d’artista ti fa onore”.
Nino Bellinvia e la moglie hanno avuto anche modo di visitare la residenza estiva di Melo Freni traboccante di ricordi tra cui tantissime foto di personaggi che hanno fatto la storia teatrale, cinematografica, della letteratura, della poesia e di altre arti, ma anche i manifesti delle sue numerose regie teatrali e i giornali che attestano il suo operato di intellettuale impegnato nella divulgazione della grande cultura Mi piace sottolineare che Nino Bellinvia mi conosce fin da quando ero un ragazzino di dieci – dodici anni, ovvero da quando, essendo amici le nostre famiglie, con suo padre veniva a casa mia e, qualche volta, come egli stesso ha raccontato in un articolo di pochi anni fa, non hanno trovato sedie libere per potersi sedere da che erano tutte occupate dai miei acquerelli messi ad asciugare.
L’amicizia con Melo Freni nasce più tardi, cioè quando mi sono trasferito a Roma, nella seconda metà degli anni ’60, infatti è stato proprio Melo a scrivere la presentazione nel catalogo della mia prima mostro personale nella capitale, nel marzo del 1975, con la quale ho augurato la galleria d’arte “La Bottega” di Dino Candeloro.
Come autore del pezzo e direttore di Messinaweb.EU, precisa Rosario Fodale, ringrazio l’amico Giuseppe Messina per la confidenziale intervista che ci permette di conoscere ed apprezzare meglio due grandi protagonisti del mondo contemporaneo della cultura, Nino Bellinvia e Melo Freni.
Nelle foto: 1) Giuseppe Messina con Nino Bellinvia e Melo Freni. 2) Da sx: Melo Freni, Giuseppina Benearrivato, Nino Bellinvia, Pippo Messina e Nerina Fazio, Franca Freni, Mzia Kordzaqia e Chiara Bellinvia. 3) Copertina de “I Magnifici delle 7 Note 1990”. 4) “Leggere il Gattopardo”. 5) Nino Bellinvia con la moglie Chiare e Nerina Fazio, moglie dell’artista, davanti alla scultura “Demetra, fonte della vita”, costruita tra i rami di un ulivo accanto alla casa. 6) Il librone e il suo autore Giuseppe-Messina. 7) Melo Freni scrive sul libro dei visitatori del Oikos Museion.
(R.F.)