
‘Grazie maestra Nan’ di Simona Bellone
- 6 Agosto 2023
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Grazie maestra Nan
In questi tempi moderni distratti e frenetici, le figure culturali valbormidesi che vengono a mancare, se pur in avanzata, onorevole d virtuosa età, causano un fragore destabilizzante alle basi delle fondamenta della memoria collettiva.
Voglio ricordare la maestra Mariangela Nan di Calizzano (SV), con affetto e riconoscenza, per il suo apporto di memorie scolastiche, utili per la stesura del mio libro storico su Riofreddo di Murialdo (SV),“Riofreddo, una piccola Inghilterra nel cuore dell’Alta Val Bormida.” (1998).
Avvenne con tanto accorato trasporto la sua partecipazione, che inserii anche le foto delle scolaresche di Caragna frazione di Calizzano (SV), unite a quelle di Riofreddo e Ferriera Nuova (SV).
Fu con geloso orgoglio che mi prestò per la consultazione i 2 preziosi volumi (ristampa), “Statistique des Provinces de Savone, d’Oneille, d’Acqui, et de partie de la Province de Mondovi del conte
CHABROL DE VOLVIC Gilbert Joseph Gaspard (1824), al quale siamo grati del censimento storico, geografico, statistico ed economico del dipartimento ligure e basso piemontese di Montenotte, (suddiviso nei quattro dipartimenti di Savona, Acqui, Ceva e Porto Maurizio), al nefasto periodo in cui l’imperatore Napoleone Bonaparte divenne padrone e purtroppo saccheggiatore della nostra amata Alta Val Bormida e zone limitrofe. (Il Comune di Cosseria ne commemora annualmente una battaglia, in costumi d’epoca, avvenuta nel 1796 tra truppe italiane e francesi sulle alture dell’omonimo Castello).
L’enfasi e la devozione alla storia locale della maestra Nan, figura schietta e simpatica, produca di notizie e consigli, che nonostante i suoi studi aveva mantenuto una cordiale genuinità calizzanese, regalandomi numerose cartoline locali, mi trasmise ancor più tenacia nel riportare alla luce e lasciarne perpetua memoria storica e fotografica ai posteri della toponomastica, vita scolastica e religiosa, usi e costumi, degli antichi mestieri, delle guerre ed emigrazioni, di un particolare paese, Riofreddo di Murialdo (che diede i natali a mio padre), in cui ha proliferato una delle ultime Ferriere valbormidesi di proprietà dei Grimaldi di Genova, passata poi di proprietà agli Olivieri del Sassello.
La mia volontà di gettare le basi alla fondazione dell’associazione culturale “Riofreddo Insieme” (1997) e il successivo Museo “C’era una volta”, (2002), furono una conseguenza basilare al mio libro su Riofreddo di Murialdo, per far vivere in eterno le vicende ed i suoi protagonisti, nessuno escluso, in trecento memorabili anni di storia. Tale paesino ormai in sopravvivenza vitale, a causa delle emigrazioni per lavoro, prospera verdeggiante sulle alture valbormidesi, (nell’ottocento contava più di trecento anime e numerosi scolari), è sempre stato legato alle tradizioni e cerimonie del “cugino” Comune di Calizzano, nonostante appartenesse a tutt’ora al “paterno” Comune di Murialdo, e quale punto focale di comunicazione interna al “fraterno” Comune di Osiglia.
Negli anni successivi, redigendo “Genealogia Bellone”, (2009), i ricordi storici si intrecciarono ancora con il periodo napoleonico, scoprendo che grazie ad un mio avo, avvocato Pio Bellone, il quale scese a patti con il generale Jean Rusca (suo ex compagno di studi all’università di Torino) al seguito di Napoleone Bonaparte, fu evitato che Ceva (Cuneo) e il suo Marchesato, fossero saccheggiati e conquistati nel 1796, come accadde invece per Millesimo (SV) ed altre cittadine valbormidesi.
(memorie storiche Città e Marchesato di Ceva dell’arciprete Giovanni Olivero 1858)
Un enorme Grazie è dovuto alle personalità valbormidesi come la maestra Nan, che hanno con orgoglio tramesso a tutti noi, scolari diretti (ed indiretti come me), memorie storiche valbormidesi indelebili, fonte di studi scolastici inesauribili.
Voglio ricordare anche la memoria di due donne locali, che hanno saputo per decenni tenere in vigore le tradizioni ed hanno comunicato umile trasporto passionale alle proprie frazioni di Calizzano, maturando, se pur in tarda età, una buona vena poetica premiata: Caterina Salvo di Caragna (+2015) e Rina Rossotti Nan (+ 2017) di Barbassiria, protagoniste dei concorsi letterari caarteiv, di cui sono presidente dal 2001.
Tra le donne d’importanza virtuosa d’alti valori e virtù d’un tempo remoto, ricordo con affetto mia madre Febbretti Celestina (+1997) la quale accanto a mio padre Bellone Nello (+2022) mi aiutarono al ripristino della festa patronale Riofreddese di S.Rocco dal 1985, per sovvenzionare la realizzazione di opere di restauro donate al paese: festa di base gastronomica e sportiva il 16 d’agosto d’ogni anno per le famiglie della vallata, è puntuale appuntamento portato avanti ufficialmente dal 1997 da “Riofreddo Insieme”.
È giusto ricordare anche la professoressa Carla Marcelli (+2018) e il maestro Sergio Frumento di Caragna (+2020), i quali furono unitamente alla maestra Nan Mariangela di Calizzano (+2023), nella giuria delle prime edizioni del concorso “Poetando alle pendici del Monte Camulera” edito a Riofreddo di Murialdo dal 1998 da caarteiv.
Nella vita culturale calizzanese e riofreddese un grande rispetto volge anche al maestro di musica Egidio Gazzano (+2021), fondatore della Corale “Montagne Verdi” di Calizzano.
Nei ricordi letterari valbormidesi il pensiero corre al professor Renato Pancini di Cengio Alto (+ 2002), preside del liceo Calasanzio di Carcare (SV), il quale maturò le mie virtù letterarie, anch’esso in giuria alla prima edizione del concorso letterario Riofreddese che quest’anno giunge alla XXVI edizione.
La dipartita di 26 anni fa della figura storica dialettale riofreddese Salvo Francesco (+1998), coincide con la pubblicazione del mio libro su Riofreddo, al quale collaborò per la stesura del vocabolario e ai ricordi del teatro riofreddese (anche la prima edizione del concorso letterario ebbe i natali da tale virtuoso paese, (1998) e ne seguì la realizzazione del murale storico e letterario (2001) nella località borgo.)
Queste ed altre personalità valbormidesi, quali ad esempio i coniugi illustri letterati internazionali di Altare (SV) Aldo Capasso (+ 1997) e Florette Morand (+2019), ricordati nell’omonima mio libro in loro ringraziamento del 2019, faranno parte del Museo dedicato all’ “Alta Val Bormida”. Saranno quindi un migliaio di mie ceramiche, dipinti, foto e poesie che raffigurano il censimento degli edifici storici e religiosi, dei 18 Comuni dell’ex Comunità Montana “Alta Val Bormida”, nel prossimo mio libro “Val Bormida in versi colorati”, unitamente alla commemorazione dell’Aviatore Vittorio Centurione Scotto (+1926), (immortalato nei miei libri dedicati alla sua carriera sportiva e militare, alla sua famiglia e alla storia dell’ex monastero S.Stefano ed ex Castello Centurione, editi nel 2018), a celebrare un polo museale esclusivo ligure, di particolare interesse storico.
Saranno ubicati presso l’edificio storico Bellone in località borgo del paese di Riofreddo di Murialdo, (se non trova “valide proposte” per l’avvio di attività commerciali in loco, floride come in passato, altrimenti i due Musei verranno realizzati a Millesimo (SV) nella futura “Maison Le Nobel”: anagramma di Simona Bellone artista e storica, presidente caarteiv associazione culturale no profit dal 2001.)
I progetti caarteiv proseguiranno, non appena possibile, a commemorare a Millesimo anche il dottor Bellone Sergio (+2014)(unitamente all’Avis millesimese), figura emblematica di devozione medica instancabile e sempre presente, il quale tutti ricordano accanto a suo fratello e mio padre Bellone Nello, in viaggio per le visite a domicilio dei suoi pazienti nei comuni dell’alta Liguria e del basso Piemonte, (nonché anche all’arma dei carabinieri).
Ci tengo a ricordare quindi, in ultimo, anche la figura di mio padre Bellone Nello (+2022), il quale fu oltre che instancabile carabiniere e boscaiolo, anche Mecenate e Cicerone valbormidese, fedele al mio fianco, fondatore dell’associazione culturale caarteiv di Millesimo (SV), quest’anno ricordato con il secondo Trofeo a lui dedicato domenica 24 settembre presso il Comune di Millesimo, durante la premiazione del “Festival caARTEiv delle Arti”.
Voglio dedicare brevi versi poetici alla dipartita delle personalità valbormidesi che hanno lasciato un vuoto nel nostro quotidiano, ma che rimarranno presenti in perpetua memoria, ovunque verranno commemorati sia dalle istituzioni pubbliche, sia dai propri cari.
Oltre
Oltre il cancello del tempo
oltre il fiato di terra antica
oltre l’abbraccio fraterno.
Dove la conoscenza tace
dove tutto scompare allo sguardo
dove l’oblio concerta in silenzio.
Siete là in preghiera d’attesa
che tutto si ricomponga pio
d’affetti protesi all’essenza.
©️Simona Bellone 6/8/2023
Informazioni alla mail
simona.bellone@gmail.com
e nel sito web www.caarteiv.it
(C.S.)