Tentato omicidio ad Albenga, tre arresti dei Carabinieri
Blitz all’alba tra Imperia e Diano Marina dopo l’aggressione di maggio
Albenga. Nelle prime ore della mattinata di oggi, nei comuni di Imperia, Diano Marina e Cervo, i Carabinieri della Compagnia di Albenga, con il supporto dei colleghi della Compagnia di Imperia, hanno arrestato tre cittadini italiani di origine albanese. Il provvedimento, disposto dal Tribunale di Savona, arriva al termine di una complessa indagine sull’aggressione avvenuta nella notte del 18 maggio 2025 nei pressi della discoteca Essaouira di Albenga.
I tre uomini, di 21, 22 e 26 anni, tutti già noti alle Forze dell’Ordine per precedenti contro la persona, sono ritenuti responsabili del tentato omicidio di un giovane ecuadoregno di 22 anni, colpito con due coltellate alla schiena durante una lite degenerata all’esterno del locale.
Due degli arrestati sono stati tradotti in carcere, mentre il più giovane è stato sottoposto all’obbligo di dimora con permanenza notturna in casa.
L’origine della rissa
Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, gli aggressori, all’uscita dal locale, avrebbero importunato due ragazze che si trovavano in auto, scuotendo “per gioco” la loro utilitaria. Il gesto ha provocato la reazione delle giovani e poi del gruppo della vittima, intervenuto in loro difesa. La discussione è rapidamente degenerata: il ragazzo sudamericano è stato colpito con calci, pugni e infine accoltellato, riportando ferite gravissime in zone vitali.
Il giovane era stato soccorso da una volontaria della pubblica assistenza, presente per caso sul luogo, e trasportato d’urgenza in codice rosso all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, dove è rimasto ricoverato a lungo.
Le indagini
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Savona e condotte dalla Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Albenga, hanno consentito di individuare i responsabili attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza, l’escussione di numerosi testimoni e servizi di osservazione, controllo e pedinamento.
Due degli indagati risultavano già colpiti da misure interdittive che vietavano loro la frequentazione di locali pubblici, a seguito di episodi analoghi.
Il quadro accusatorio
Le modalità dell’azione e la gravità delle ferite hanno portato gli investigatori e l’Autorità Giudiziaria a configurare l’ipotesi di tentato omicidio. Gli inquirenti sottolineano che solo la prontezza dei soccorsi e l’intervento tempestivo dei sanitari hanno evitato esiti ancora più drammatici.
Il procedimento si trova attualmente nella fase preliminare e i provvedimenti emessi non implicano la responsabilità definitiva degli indagati, che potrà essere accertata solo in sede processuale.
Foto fornita dall’Ufficio stampa.
Vincenzo Bolia
Sabato 4 ottobre 2025 – Anno XIX