REGIONE. NUOVO OSPEDALE DEL PONENTE, PRESIDENTE TOTI: “PRONTI A VALUTARE PROPOSTA DI PARTENARIATO, ENTRO FINE ESTATE AVREMO IL QUADRO ECONOMICO COMPLETO DEL PROGETTO

 

DAL PD POLEMICHE INUTILI SUL TEMA DEI FONDI PNRR”

Genova. “Al momento esiste soltanto una lettera di intenti in cui Ght ci dice di voler proporre alla Regione un partenariato pubblico-privato per la realizzazione del polo ospedaliero di Erzelli. Il preliminare di progettazione realizzato dalla Regione vale tra i 600 e gli 800 milioni a seconda delle caratteristiche concreto del progetto: se si deciderà di andare nella direzione del partenariato pubblico-privato, è previsto un canone d’uso che potrà essere in parte a carico della Regione e in parte a carico dei privati. Entro fine estate penso potremo avere un quadro economico dei conti più definito, che però non potrà distanziarsi molto dai preliminari di progettazione”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, intervenuto oggi al convegno “Il progetto di rigenerazione urbana degli Erzelli: occasione di sviluppo del territorio”, organizzato da Genova High Tech. “Il partenariato può essere una formula particolarmente agile, fatte ovviamente salve tutte le verifiche di convenienza economica che andranno analizzate, soprattutto perché consente di andare a un progetto integrato, dato che una volta che si incarica un’azienda di realizzarlo, essa stessa elabora il progetto, lo fa validare, costruisce l’ospedale e lo gestisce per i 25 anni successivi, accollandosi rischi e costi dell’opera. Per quanto riguarda le polemiche sollevate sul tema del progetto bandiera del Pnrr sollevate dal Pd – continua il presidente Toti – probabilmente hanno idee un po’ confuse sul come quei fondi possono essere utilizzati. Il Pnrr non finanzia ospedali, né universitari né di comunità. I fondi del Pnrr per il “progetto bandiera”, pari a 65 milioni di euro e già in fase di assegnazione e di spesa, rientrano nel progetto di ricerca a prescindere da chi fisicamente costruirà i muri dell’ospedale. Con quella parte si finanzieranno infatti capacità di calcolo, laboratori, fibre ottiche, strumenti di ricerca che fanno già parte del sistema Unige – Cnr – Regione tramite l’Irccs San Martino, tutti capitoli di spesa che nulla hanno a che fare con la realizzazione fisica dell’infrastruttura”.

“L’ospedale che sorgerà su una collina molto fertile come quella degli Erzelli – dichiara l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola – con la presenza di molte aziende e dell’Università, dovrà certamente tenere conto del fatto che è nel Ponente della città ed è quindi un ospedale di riferimento per questa parte di comunità, ma dovrà essere qualcosa in più, di speciale, capace di proiettarsi a quella che sarà la medicina dei prossimi decenni. Grazie alla presenza di tanta tecnologia e di ricerca, l’obiettivo è quello di accorciare la filiera della traslazione: gli importanti risultati della ricerca possono derivare dalla sperimentazione sul campo per poi avere un ritorno immediato sul paziente e, grazie alle potenti capacità di calcolo, riuscire a generare una medicina personalizzata, sartoriale, su misura. Questa è l’essenza del progetto bandiera che non è soltanto di Genova e della Liguria, ma dell’intero Paese”.

“La rigenerazione urbana è centrale nello sviluppo strategico delle città – dichiara l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola-. Come Regione Liguria abbiamo già compreso l’importanza del recupero del patrimonio edilizio esistente nel 2015, appena insediati, attraverso l’approvazione della legge regionale sul Piano Casa. Siamo stati una delle prime regioni, nel 2018, ad adottare una legge specifica sulla rigenerazione urbana, presa ad esempio a livello parlamentare per la stesura di una norma nazionale che certamente manca. Erzelli rappresenta uno degli esempi più virtuosi delle politiche di rigenerazione urbana in Liguria, un’area che da periferica potrà assumere un ruolo centrale nella crescita e nello sviluppo della città di Genova”.