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Vallebona (Im). Nella serata di giovedì 15 luglio si è svolta a Vallebona, nel suggestivo oratorio della Natività di Maria Vergine, la cerimonia di premiazione della XXXIV edizione del “U Giacuré”, premio di poesia dialettale Intemelia”, istituito ben 34 anni fa dalla studiosa Marisa De Vincenti Amalberti a ricordo del marito Giacomo Amalberti, “Giacumin u Giacuré”, appassionato e culture del dialetto e delle tradizioni locali.
Con la XXV edizione, la signora Amalberti dovette, per raggiunti limiti di età, passare il testimone all’Associazione culturale “A Cria” di Vallebona che, da allora, lo ha portato avanti con grande successo grazie, in particolare, alla presidente Daniela Lanteri e all’insostituibile segretaria Maria Pia Viale.

Dopo l’edizione dello scorso anno, che aveva visto svolgersi la cerimonia di premiazione in forma molto ridotta a causa del Covid-19, con la presenza di solo alcuni dei premiati, quest’anno il “Giacurè” avrebbe dovuto tenersi in forma quasi canonica nella consueta, accogliente piazzetta dell’Oratorio, ma la pioggia imprevista ha costretto gli organizzatori a “dirottare” i convenuti all’interno dell’Oratorio stesso, tenendo naturalmente conto delle norme anti-contagio Covid in vigore. Non tutto il male però è venuto per nuocere, in quanto i partecipanti, oltre ad ascoltare le belle e interessanti poesie scritte nei vari dialetti della zona Intemelia, hanno potuto ammirare all’interno dell’edificio religioso, che fu progettato dall’architetto Andrea Notari, la pala d’altare, raffigurante la Natività della Vergine, e l’affresco della volta con l’immagine dell’Assunta realizzati tra il 1781 e il 1785 dal pittore Maurizio Carrega, autentiche gemme dell’oratorio stesso.
Tornando al “Giacuré”, l’organizzazione ha comunicato che quest’anno sono pervenute 28 poesie  e che la giuria, composta da Daniela Lanteri (presidente), Ferruccio Poggi, Gianni Modena, Gianni Rebaudo, Marilisa Sismondini (giurati) e Maria Pia Viale (segretaria) ha lavorato non poco per “partorire” l’elenco definitivo dei premiati. È tornato in questa edizione nuovamente il prestigioso Premio Cumpagnia di Ventemigliusi, del quale ha relazionato il console Marco Scullino.

Ecco di seguito l’elenco completo delle poesie collocate sul podio della XXXIV edizione:

VÌ VÈJI di Mauro Maccario – dialetto di Soldano, 1ª classificata
DESPEI’ di Mino Beghello – dialetto di Taggia, 2ª classificata
REGORDI DESGUMBUIRAI di Raffaella Martini – dialetto di Ceriana,  3ª classificata.

Queste, invece, le altre poesie premiate:

I ÖGLI IN PÀIXE di Andrea Guglielmi – dialetto di Vallebona, Premio Marisa Amalberti
LIGÜRIA PUNENTINA di Enrica Carlo – dialetto di Sanremo, Premio Cumpagnia d’i Ventemigliusi
ÉIRIMU GENTE D’IN PECIN PAISE di Andrea Capano – dialetto di Ventimiglia, Premio Centro Cultura Dialettale in memoria di Stevanin Carabalona
FUTUGRAFIE DË UDUU E PËRFÜMI di Giovanni Lanteri – dialetto Brigasco, variante di Verdeggia, Premio Civiltà contadina “Mario e Madalena de funtane”
CARUGI di Franco Rebaudo – dialetto di Pigna, Premio Famiglia Adriana Oxilia
CEI DE LASCIAMESTÀ di Paola Maccario – dialetto di San Biagio della Cima, Premio Comune di Vallebona
PE’ INA VOTA ANCU’… di Gabriella Gismondi – dialetto di Sanremo, Premio Pro Loco di Vallebona
PETAN D’ALEX di Alain Gasiglia – dialetto di Nizza Marittima, Premio Alzani Editore
DA CUNSÀNI di Gaspare Caramello – dialetto di Ventimiglia, Premio Circolo della Castagnola di Ventimiglia
MAIRE di Marco Scullino – dialetto di ventimiglia, Premio all’autore dell’Associazione culturale A Cria
U CAMPANIN di Corrado Camillo – dialetto di Vallebona, Premio di riconoscenza per aver avuto l’idea del nome A Cria per l’associazione.

Per gli appassionati del dialetto ligure, in particolare per quelli della zona Intemelia (area linguistica che comprende: Valle Argentina, Sanremo e suo entroterra;
Ospedaletti, Bordighera e suo entroterra; Vallecrosia e Valle del Verbone; Valle Nervia, Ventimiglia e sue frazioni; Valle Roia, fino al colle di Tenda e Val Bevera;
Mentone e suo entroterra; Principato di Monaco e Nizza) l’appuntamento è per il prossimo anno  con una edizione, la XXXV, che si preannuncia scoppiettante e senza, questo
almeno l’auspicio, le restrizioni che hanno un poco “frenato” la partecipazione degli appassionati alle ultime due edizioni.
Per Vallebona, tipico borgo medievale dell’entroterra di Bordighera, a pochi chilometri dal mare, premiato quest’anno con la prestigiosa  Bandiera Arancione del Touring Club Italiano,  certamente una ulteriore occasione per mettersi in mostra proponendosi ai turisti non solo per la tranquillità ma anche per le proprie spiccate qualità turistico, ambientali e culturali.
(Antonella D’Ovidio)