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Pietra Ligure. I carabinieri della stazione di Pietra Ligure al termine di un’approfondita  attività investigativa hanno arrestato un cittadino marocchino 22 enne responsabile di maltrattamenti in  famiglia e lesioni ai danni della convivente 23 enne.

L’arresto è avvenuto al culmine di una vicenda iniziata nel febbraio del 2021. Nella circostanza la donna aveva chiamato il 112 poiché era stata picchiata dal suo fidanzato convivente in un bar di Borgio Verezzi, finendo in ospedale con una prognosi di 10 giorni per contusioni ed ecchimosi; i militari immediatamente intervenuti avevano subito attivato il “codice rosso2 raccogliendo la querela nel corso della quale la donna aveva raccontato di essere vittima di continue violenze da parte del convivente che se la prendeva con lei soprattutto la sera quanto tornava a casa ubriaco. Svolte le indagini e raccolto le testimonianze, i carabinieri avevano  denunciando l’uomo all’Autorità Giudiziaria, che il giorno dopo aveva già emesso un provvedimento di divieto di avvicinamento.

Pochi giorni dopo però aveva rimesso la querela rendendo non più applicabile la misura cautelare che veniva quindi revocata.

L’altro ieri la donna ha chiamato nuovamente il 112 riferendo di essere nuovamente stata picchiata dal convivente. In questa circostanza l’uomo l’aveva colpita con un pugno al volto e un calcio al fianco procurandole la frattura del setto nasale e un trauma costale. A seguito di questo secondo grave evento la donna ,opportunamente assistita da personale femminile specializzato dell’Arma ha nuovamente sporto querela. Questa volta le sue dichiarazioni sono state più approfondite poiché oltre a ripercorrere mesi di violenza ha anche spiegato la sudditanza psicologica  che le impediva di denunciare e che l’aveva indotta a rimettere la querela in passato. Le vicende riferite sono apparse subito connotate da una chiara gravità delle condotte violente poste in essere dall’uomo, ma soprattutto da un totale controllo sulla capacità di determinazione della ragazza che  le impediva di trovare la forza di denunciarlo.

Anche in questo caso sono state raccolte tutte le testimonianze e in breve tempo l’autorità giudiziaria ha emesso l’ordine di custodia cautelare in carcere per cui l’uomo è stato arrestato e richiuso nel carcere di Genova Marassi.

I carabinieri anche in questo caso ribadiscono la necessità che le donne  denuncino sempre le violenze subite. Troveranno sempre nell’Arma personale specializzato in grado di dare un aiuto concreto e immediato, grazie anche all’operatività del codice rosso che consente provvedimenti giudiziari tempestivi.  Possono rivolgersi anche ai centri antiviolenza presenti sul territorio che sapranno orientare sulla scelta migliore dando consigli e supportando la vittima in modo competente.
(C.S.)