Due date, una memoria ed una smemoria…

 

 

Nei tempi antichi il popolo era unito, povero e scontento, verso vari padroni assoluti della sua sorte, piegando il capo accondiscendendo ad una consuetudine che lo faceva ciecamente solo sopravvivere.
Quando invece, con il passare dei secoli, conquistò una certa stabilità economica, cominciò a pensare e a discutere alzando la testa per il futuro della propria discendenza. Dalla discussione accorata, contorta ma propositiva, furono scritti volumi di idee religiose e politiche.

Leggendo i libri “storici” fondamento delle ideologie moderne, ho riscontrato, nonostante i punti di vista opposti, un ragionamento logico e rispettabile, rilegato a diverse ambientazioni storiche sociali.
Per ognuno di essi, con il passare degli anni, vi sono state apposte modifiche, in seguito
a manovre di adattamento all’evolversi degli avvenimenti, alquanto discordi e discutibili, tanto da creare idee nuove, le une passate verso le altre moderne, ed addirittura diverse fra loro, pur avendo un libro unico ai primordi, perché scritte da diverse razze umane appartenenti a ceti sociali disuguali fra loro.

Tutti, e dico tutti, pretendono di aver ragione, in ogni epoca, in ogni situazione, per ogni scopo, con ogni mezzo, per ogni evenienza. Le uniche cose che non cambiano mai con il passare del tempo, ma si ripropongono in ogni epoca, sono le guerre, portate a compimento disastroso esponendo a baluardo evocativo le antiche ideologie mescolate alle nuove. Nessuno ricorda mai con i fatti, ma solo a parole, che siamo tutti coscienze vive in corpi regalati fatti di carne, sangue, muscoli, organi, nervi, ossa, …

Nessuno ricorda mai con i fatti, ma solo a parole, che tutte le nostre coscienze pure e i nostri corpi intatti abbiano il diritto di vivere in libertà e non sopravvivere in punizione.
Nessuno ricorda mai con i fatti, ma solo a parole, che tutte le nostre coscienze uniche e i nostri corpi unici, possano sempre meritare un posto  per vivere bene in un piccolo lembo di terra.

Per queste tre dimenticanze, dovrebbe esistere una sola religione monoteista e una sola politica di governo  per assistere e tutelare diritti in Pace, perché fino a quando saremo tutti gli uni contro gli altri, sarà difficile un incontro sullo stesso piano di azione solidale. Per la “par condicio” (dal latino: condizione di parità) vorrei poter credere in un’utopia, perché in due date distinte ci dovrebbe essere, come per tante altre date commemorative di innumerevoli omicidi, compiuti per ideologie religiose o politiche, o per fini patrimoniali o razziali o sentimentali o di vizio … , una Memoria Unica di Uguaglianza, Fratellanza, Libertà e Preghiera.

Voglio ricordare oggi, 10 febbraio 2011, le tante vittime Italiane e i profughi Istriani, Fiumani e Dalmati. Per chi non vide più la luce rapito e violato da un’ingiustizia e gli fu taciuta per decenni la memoria della sua sorte ingrata!
Per ricordare, per riflettere, per pregare…

Unitamente è doveroso dare giusta memoria al 27 gennaio 2011, perché per le anime innocenti che ansimarono lacrime di dolore, giunga loro un coro unanime di candida preghiera d’amore, perché dobbiamo essere tutti “Portavoce di Memoria”.

Il pensiero di Primo Levi, tratto dal libro “Se questo è un uomo”,

Quando non si riesce a dimenticare, si prova a perdonare”, ci suggerisce di dover ricordare, ma non solo gli Ebrei, anche  i dissidenti politici, rom, disabili e gay, che perirono con la stessa sorte, ma forse faremo sempre fatica a perdonare chi compì tale strage.

In qualsiasi guerra, entrambi le fazioni contrapposte non hanno ragione, perché, come riporta il Vangelo di Giovanni 8, 1-11Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei”, nessuno avrebbe il diritto di iniziare il combattimento per primo.

Purtroppo ci si dimentica di essere fratelli, sorelle, figli e genitori, e molto spesso ci si ritrova a perdere anche il Valore della Famiglia.
Non dimentichiamo che tutto ebbe inizio da una Famiglia  e come si espresse Cicerone sarebbe giusto rivalutarla:

Parentes carissimos habere debemus, quod ab iis nobis vita,
patrimonium, libertas, civitas tradita est.

Dobbiamo considerare carissimi i genitori, poiché da essi ci sono
stati tramandati la vita, il patrimonio, la libertà, il il diritto di cittadini.”

Primo Levi
http://it.wikipedia.org/wiki/Primo_Levi

Cicerone
http://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Tullio_Cicerone

Vangelo
http://it.wikipedia.org/wiki/Vangelo

27 gennaio – Olocausto e Shoah
http://it.wikipedia.org/wiki/Olocausto

10 febbraio – Le Foibe
http://it.wikipedia.org/wiki/Massacri_delle_foibe

Ass. Culturale caARTEiv
http://www.caarteiv.it

(Simona Bellone)