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La Spezia. Li ha compiuti il Centro di Aiuto alla Vita della nostra città, che opera all’interno dell’ospedale S. Andrea.

È anche grazie all’impegno dei numerosi volontari che si sono succeduti nei decenni e di tutti coloro che hanno contribuito a sostenere l’Associazione con offerte, lasciti e molto
altro che centinaia di mamme hanno deciso di portare avanti la gravidanza – gravidanze problematiche per i più svariati motivi, prevalentemente economici o di relazione con il
partner – e hanno potuto così accogliere i loro bambini in piena serenità. Ancora più numerose le donne che, in stato di gravidanza più avanzata o che avevano già partorito,
sono state aiutate con varie modalità perché in stato di indigenza.

Nessun volontario ha mai operato delle costrizioni o fatto pressioni sulle donne, che si sono sempre presentate nella sede del Centro, spontaneamente ed in piena libertà.
Nessuna donna è mai venuta a recriminare perché le è stato consigliato di tenere il proprio bambino, anzi, sono spesso tornate a ringraziare per tutto quello che è stato fatto per loro
mentre altre che non avevano accolto i consigli ricevuti e avevano quindi deciso di interrompere la gravidanza, sono tornate a confidarci di essersi amaramente pentite della
decisione presa.

Di tutto questo è bene che l’opinione pubblica sia a conoscenza, viste le recenti pretestuose reazioni di alcuni settori politici e culturali all’attuale proposta governativa di affiancare ai
Consultori pubblici la collaborazione delle Associazioni Pro-Life (come il Centro di Aiuto alla Vita).

Nei giorni scorsi il Consiglio Direttivo è stato rinnovato; rimane Presidente Mario Polleschi, mentre il Vice Presidente, Gino De Luca, ha lasciato l’incarico: a lui il
riconoscimento di tutti gli associati per l’intenso e proficuo lavoro svolto in questi anni. Sono state riconfermate nel Direttivo: Anna Nardini, Licia Bertini, Ornella Del Soldato,
Mirella Persia e Michela Salati; i nuovi entrati sono: Anna Riccardi (già co-fondatrice del CAV), Oscar Teja, Margherita Radicchi e Francesco Freschi.

Di notevole rilievo la recente bocciatura, nell’ambito del Consiglio Comunale spezzino, di una mozione per il sostegno a una proposta di legge regionale che prevedeva l’introduzione
nel nostro ordinamento e quindi nelle strutture ospedaliere di competenza, del suicidio medicalmente assistito. La mozione è stata respinta a larga maggioranza: un caloroso
ringraziamento ai Consiglieri che, con il loro intervento, hanno preso una chiara posizione a tutela del malato, anche nella fase finale dell’esistenza; la difesa della vita, principio
ispiratore e fondante del Centro di Aiuto alla Vita e del Movimento per la Vita Italiano, a cui il CAV spezzino è federato.
Foto Ufficio stampa Centro di Aiuto alla Vita della Spezia
(C.S.)