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Assemblea a tema sanità: Tomatis chiede un PPI h24 e punta al ritorno del Pronto soccorso

Albenga. Si è svolta oggi, giovedì 11 settembre, l’assemblea dei sindaci del comprensorio ingauno convocata dal sindaco Riccardo Tomatis a seguito della chiusura nelle ore notturne del Punto di Primo Intervento (PPI) dell’ospedale “Santa Maria di Misericordia” di Albenga. L’incontro è stato mantenuto nonostante la notizia, arrivata il 9 settembre, della riapertura del presidio, perché – ha spiegato Tomatis – «è fondamentale mantenere alta l’attenzione su un tema così delicato».

«L’ospedale di Albenga è l’ospedale di tutto il territorio – ha dichiarato Tomatis – e le decisioni che lo riguardano hanno ricadute su ciascuno di noi. Dobbiamo far sapere ai cittadini che esiste questo servizio, che è essenziale e deve essere utilizzato».

Durante l’assemblea è intervenuto il dottor Paolo Cremonesi, già dirigente medico di II livello e primario della Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza dell’E.O. Ospedali Galliera di Genova, oggi consulente medico dello stesso nosocomio. Cremonesi ha chiarito le differenze tra PPI e Pronto soccorso, evidenziando che i due presidi garantiscono gradi diversi di assistenza e necessitano di differenti reparti a supporto. «Un pronto soccorso deve essere in un ospedale con reparti di chirurgia, medicina e altre specialità – ha spiegato –. Per un territorio ampio e peculiare come l’Ingaunia, con forte stagionalità turistica e problemi di viabilità, è imprescindibile almeno un PPI aperto h24 al quale indirizzare le ambulanze. L’ospedale di Albenga è il più nuovo della Liguria e potrebbe essere ampliato: la logica vorrebbe proprio questo. Potrebbe riacquisire reparti tolti negli anni e tornare ad avere un pronto soccorso».

Il sindaco Tomatis ha ricordato come, prima del Covid, il PPI di Albenga ricevesse le ambulanze con numeri importanti e accessi appropriati. «Dobbiamo tornare a quella realtà – ha detto –. Il tema degli accessi notturni va considerato anche in relazione al fatto che molti pazienti registrati nel tardo pomeriggio vengono visitati di sera o di notte. Il nostro obiettivo resta quello di riportare il Pronto soccorso ad Albenga: non è un’utopia, il futuro dipende da noi».

All’incontro è intervenuto anche Dino Ardoino, presidente della Croce Bianca, che ha sottolineato le difficoltà operative delle pubbliche assistenze. «Le ambulanze del 118 non vengono indirizzate al PPI di Albenga – ha spiegato –. Questo ci costringe a lunghe attese al Pronto soccorso di Santa Corona, con conseguente sottrazione di mezzi e personale al territorio per diverse ore».

Il confronto si è concluso con una presa di coscienza condivisa da parte di tutti i sindaci presenti. È stato ribadito l’impegno a vigilare sulle decisioni della Regione Liguria in tema di sanità e ad agire in modo unitario per difendere i servizi ospedalieri del territorio ingauno. È stato inoltre deciso che l’assemblea diventerà permanente e si aggiornerà nei prossimi mesi, così da mantenere alta l’attenzione su un tema che riguarda la sicurezza sanitaria di cittadini e turisti.
Foto fornita dall’Ufficio stampa Comune di Albenga
Vincenzo Bolia
Giovedì 11 settembre 2025 – Anno XIX