27 gennaio: oggi per ricordare, sempre per riflettere
27 gennaio 1945: una data che ormai è profondamente impressa nel cuore di tutto il mondo, in ricordo di chi è stato costretto per un motivo assurdo di “leggi razziali” nazziste tedesche, in seguito adottate anche dal regime fascista italiano, a venir marchiato di una colpa non commessa e per giunta patire sino alla morte tale ingiustizia.
Assurdo il cieco obbiettivo di tali comandanti di legittimare l’esaltazione di una razza eletta come superiore, e discriminarne mille altre giudicate inferiori, conglobando qualsiasi motivo politico, fisico e religioso, che avrebbe invece dovuto sottintendere tolleranza e non eliminazione di massa.
Per fortuna, i pochi sopravvissuti e tante persone di tutto il mondo, illustri e non, religiosi, militari e civili, che si sono prodigate per salvare almeno una parte di essi, ci hanno potuto raccontare l’accaduto, e svelare quanto inizialmente il mondo non conosceva, perché tenuto nascosto dai regimi politici.
Grazie alla letteratura e alla cinematografia mondiale, ora esistono testimonianze storiche sulla Shoah, e su quello che subirono gli ebrei nei campi di concentramento, ma con essi è bene ricordare anche i gruppi etnici e religiosi dichiarati “indesiderabili” dai nazzisti: omosessuali, oppositori politici, Rom, Sinti, zingari, testimoni di Geova, pentecostali, malati di mente, portatori di handicap, prigionieri di guerra sovietici…
Un piccolo pensiero poetico non è nulla in confronto a ciò che dovettero subire queste persone nei campi di sterminio, ma rende bene l’idea del valore della vita umana di chi fu vittima delle “leggi razziali” nazi-fasciste.
Vite recise, oltraggiate, umiliate,
consumate come cera inerme
abbandonate spente alla fine
senza calore e rispetto vitale.
Oggi per ricordare.
Sempre per riflettere.
by Simona Bellone – 27 gennaio 2012
Ass. Culturale caARTEiv
http://www.caarteiv.it
(Simona Bellone)