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Milano. “Dopo l’approvazione, ieri, in Senato è diventato legge il Ddl in tema di Terzo Settore e politiche sociali. La nuova legge è ricca di innovazioni per il Terzo Settore e, oltre a una semplificazione normativa e di attuazione del Codice del 2017, contiene una precisa attenzione per la specificità di enti e sodalizi che rappresentano il cuore dell’associazionismo e del mondo della solidarietà. Tra questi rientrano (grazie al Ministro della Difesa Crosetto, che se ne è assunto la copertura finanziaria, all’impegno del viceministro del Lavoro Maria Teresa Bellucci, del Ministro per i rapporto col Parlamento Luca Ciriani del Presidente della Commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto) le Associazioni d’arma, come è appunto l’Associazione Nazionale Alpini” – dice Sebastiano Favero presidente dell’Associazione Nazionale Alpini.

Che continua: “L’ANA è, infatti, un punto di riferimento per il mondo del volontariato, sia per dimensioni (con tredicimila uomini perfettamente formati della Protezione Civile, sempre tra i primi a muovere, e con il suo Ospedale da campo aerotrasportabile, il più grande tra quelli non militari in Europa), sia per qualità e tipicità dell’operato: operato che si traduce ogni anno in 2,3 milioni di ore di lavoro totalmente volontario prestate dai soci, per un controvalore di oltre 60 milioni di euro.

Gli effetti più visibili sono gli interventi sul territorio nazionale e non solo nelle zone colpite da calamità naturali: ovunque negli ultimi cinquant’anni l’Ana ha realizzato e ancora sta realizzando a decine edifici che hanno ospitato le famiglie rimaste senza casa e, soprattutto, strutture destinate all’uso collettivo, come centri polifunzionali, scuole, ecc.

L’Associazione Nazionale Alpini impiega al meglio a fini di solidarietà, intesa nel senso più ampio del termine, la sua natura di organizzazione numericamente imponente con 320mila soci e, soprattutto, capillare, grazie ai suoi oltre 4.300 Gruppi presenti in larga parte del territorio nazionale.

E lo fa, come detto, sostenendo anche finanziariamente varie realtà (sia collaborando direttamente coi propri soci, sia veicolandone il messaggio) solidali e meritorie importanti che operano nel Paese, come Banco Farmaceutico, Banco Alimentare, Isa, Rondine, Associazione italiana per la lotta al neuroblastoma, Airc, Ail, Fondazione Veronesi e la splendida realtà della Fondazione don Carlo Gnocchi”.

E infine Favero così conclude: “Per questo siamo convinti che l’inclusione nel Terzo settore di una realtà come la nostra sia stata una scelta oculata e lungimirante, perché garantisce spessore e solidità all’universo del volontariato, inteso nel senso più puro del termine”.
(C.S.)

Mercoledì 26 giugno – Anno XVIII