
Unitalsi Basilicata accoglie Maria
- 29 Agosto 2023
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°Marietta Di Sario, che abbiamo ospitato varie volte, in questa sua lettera inviataci giorni fa dal suo paese natio, Senise (Basilicata), ci parla di se stessa ieri e oggi, sempre con Maria. Come i lettori ricordano, Marietta Di Sario (ha compiuto 68 anni il 6 giugno), è invalida al 100% agli arti inferiori e superiori, a causa degli effetti devastanti della poliomielite che l’ha colpita quando aveva solamente quattro anni.
La mia età felice è durata una breve stagione.
Lunga la strada del dolore! Immaginate un prato sotto il sole nella calda estate: ebbro di luce ogni filo d’erba pare abbia un fremito di gioia, l’ineffabile gioia di essere presenza viva nell’immenso creato. Se, però, il temporale arriva all’improvviso, quale sorte tocca al fiore appena nato, per sua natura fragile e indifeso, in mezzo a mille sparsi in ogni dove?
Non può da solo, sostenere scrosci di pioggia e raffiche di vento… Lo stelo si curva e i petali scomposti ed avvizziti a poco a poco perdono il colore. Si disperde nell’aria il fremito di gioia, ma rimane la vita. Così per me.
Con fatica e coraggio ho ricomposto quanto restava dell’esistenza mia dopo lo scontro con il temporale. Ho lottato e sofferto per ridare colore ai giorni spenti, ed allo stelo curvo su se stesso, la linfa della fede, perché potesse ancora girarsi verso il cielo.
È passata l’infanzia, mi è scivolata via l’adolescenza di corsia in corsia, negli ospedali, sono passati gli anni della giovinezza…. Ora parlo di me da questa carrozzina, parla il mio cuore, se questo può aiutare chi schiacciato da pene profonde non trova più la strada che porta fino a Dio, ma anche a chi distratto dai piaceri della vita si è scordato di Lui.
Ho conosciuto Lourdes e UNITALSI tramite una mia cara amica di Moliterno, la compianta Alfonsina.
L’esperienza di Lourdes ha cambiato di colpo la mia vita. Non ho più rinunciato a rinnovarla ogni anno!
Mi sostiene sempre l’UNITALSI lucana a cui sento di dover dire grazie per quanto mi ha dato. Devo anche dire, a distanza di tempo, che ho una risposta chiara e sicura all’affettuoso avvertimento di chi, quando partii la prima volta, volle mettermi in guardia perché non mi facessi illusioni… Quale miracolo posso, ora, aspettarmi, se ho ricevuto in quella grotta il dono più bello, il più grande che una persona possa possedere? Mi porto nel cuore una fede profonda che non mi fa vacillare nella sventura.
Ho imparato ad amare e apprezzare la vita, la mia, così come me la ha data Dio.
Sono vita i miei segreti pensieri, questo cuore che batte e gli occhi che ammirano il creato.
Sono vita l’amore dei miei cari e degli amici, è vita ogni lotta, ogni conquista, è vita anche il dolore che mi avvicina a Gesù.
Mi hanno preparata, piano piano, a possedere questo grande dono di fede tante persone amiche e santi sacerdoti: Don Egidio Guerriero, Don Vincenzo Lofrano, Don Mario La Colla, Don Giuseppe Gazzaneo, Don Antonio Caputo e Don Giovanni Lo Pinto. A loro devo tanto umanamente e spiritualmente.
Da 15 anni mi sono trasferita a Carpi dove ho trovato, oltre alla famiglia di mia sorella che mi ha aperto la propria casa, anche la famiglia dell’Unitalsi della sottosezione di Carpi (MO). In poco tempo amici sinceri e dal cuore grande hanno impreziosito la mia vita anche in Emilia Romagna. Qui ho avuto la certezza che i frutti dell’Unitalsi non conoscono differenze geografiche, come l’amicizia, la fede e il desiderio di bene. I semi gettati nel mio cuore hanno messo radici profonde dopo il bagno di luce e di calore nella piccola ma grande Lourdes. Partire per Lourdes, tornare e ripartire ancora.
Perché sento forte questo desiderio ogni anno?
Perchè salgo sul treno bianco e inizio un lungo viaggio nonostante le mie condizioni di salute?
Perché ho bisogno della benedizione di Maria?
Perché ciascuno di noi ha bisogno di una madre che curi quel figlio che c’è dentro di noi, perché ciascuno di noi ha bisogno di sentirsi protetto e curato, ciascuno di noi ha bisogno che il figlio di Dio che vive in noi, venga tirato fuori un pò alla volta.
Ogni pellegrinaggio segna un nuovo inizio nella mia vita. Sotto la protezione materna di Maria ho la consapevolezza che da sola non posso salvarmi e che Cristo è la via, i fratelli i miei compagni di viaggio.
Accogliere Maria significa assimilare i suoi atteggiamenti di fede, libertà, dono, responsabilità, presenza storica là dove si attua il disegno divino. Affidarsi e consacrarsi a Maria significa vivere il proprio battesimo in sua compagnia e insieme a chi riconosce le proprie fragilità e si lascia amare.
Nei viaggi verso Lourdes ho conosciuto tanti amici che sono diventati parte della mia vita, l’hanno resa più bella e piena d’amore. Insieme a loro ho scoperto quello che conta veramente e quale sia la meta nel cammino della vita.
La destinazione ce la indica Maria che ci invita a vivere ogni attimo in funzione dell’eternità.
Coraggio non perdiamo la speranza e anche se la strada è impervia, continuiamo a camminare con passo costante, fisso sul presente, in un tempo che già profuma di paradiso.
Ho sofferto ed ho pianto, ma non credo di essere la sola: dietro ogni dolore c’è la mano invisibile di Gesù che ci sostiene.
È importante non lasciarsi andare, guardare sempre il Cielo. È bello aprire il cuore al mondo intero e dire che mi porto dentro il dono della fede.
VI RINGRAZIO TUTTI.
Marietta Di Sario, Senise (Pz)
Per contatti. dsmariettina@gmail.com
Nella foto: Marietta di Sario accolta dall’UNITALSI nel suo paese natìo in Basilicata.