
Chi sono gli SWL e in cosa consiste la loro attività? QSL ed eQSL
- 1 Maggio 2022
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“Chi sono gli SWL e in cosa consiste la loro attività?” – ci chiede il lettore Alberto di Stellanello (Sv).
QSL cartacea SWL Usa, California
Gli SWL sono appassionati di radioascolto. E una risposta esauriente la fornisce su Internet Wikipedia, l’enciclopedia libera.
Con la locuzione inglese Shortwave listening (abbreviata in SWL, letteralmente “ascolto delle onde corte”), si indica l’attività di radioascolto della banda delle onde corte.
L’attività principale degli SWL è l’ascolto dei radioamatori operanti nella parte dello spettro elettromagnetico corrispondente alle onde corte, ovvero le HF. Le frequenze in queste bande godono di particolari proprietà di propagazione.
La categoria si distingue dai broadcast listener (BCL) che praticano per lo più l’ascolto della radiodiffusione in onde corte, non necessariamente per motivi didattici o sperimentali. La distinzione non è comunque netta e molti praticanti di radioascolto si identificano nelle due categorie.
In Italia, l’esercizio di una stazione da SWL non richiede il superamento di esami e, grazie al D.P.R. 5 ottobre 2001 N. 477 Art. 43, viene liberalizzato l’ascolto delle bande destinate ai radioamatori (la precedente normativa permetteva l’ascolto a norma di legge delle bande dei radioamatori solo previa autorizzazione del ministero; era infatti vietato ascoltare le bande dei radioamatori a chi non avesse ottenuto l'”autorizzazione per l’impianto e l’esercizio di stazione di solo ascolto sulle bande dei radioamatori”; in più la precedente normativa imponeva che l’ascolto delle comunicazioni tra radioamatori potesse essere effettuato solo presso il proprio domicilio). È comunque possibile richiedere un attestato dell’attività di ascolto presso la sede compartimentale del Ministero dello sviluppo economico competente per territorio; la domanda deve essere presentata in carta bollata; viene quindi rilasciata una “sigla distintiva” relativa all’attività di solo ascolto formata da: “lettera I (Italia), numero di protocollo, sigla della provincia di appartenenza”. (Art. 9 del Decreto Tecnico Applicativo del suddetto D.P.R., appare l’11 febbraio 2003 sulla GU della Repubblica Italiana). L’attività di solo ascolto non è ristretta al proprio domicilio, nessuna limitazione, infatti, viene posta dal citato Decreto Tecnico Applicativo.
Per quanto riguarda le QSL cartacee e le eQSL, interessanti sono le spiegazioni fornite da Riccardo Bersani di AIR-RADIORAMA (Associazione Italiana Radioascolto) sul sito http://air-radiorama.blogspot.com/2014/05/eqsl-per-swl-short-wave-listener.html
“La QSL è una cartolina personale che i radioamatori si scambiano dopo aver stabilito un collegamento, ed esistono diversi sistemi per inoltrarle e/o riceverle.
Chi non è iscritto per un qualsiasi motivo ad una associazione radioamatoriale e vuole comunque provvedere a questo tipo di scambio, può convenientemente usufruire del servizio gratuito fornito dal sito eQSL e provvedere all’invio via computer, evitando di gravarsi delle spese postali e relative complicazioni per ricevere una risposta.
E’ necessario munirsi preventivamente di un certificato di SWL che l’attuale legge italiana non prevede più, ma che serve per autenticarsi sul sito sia di eQSL che su QRZ.com e vedremo il perché più avanti. La via più semplice è quella di richiedere un nominativo di SWL al sito SWARL (Short Wave Amateur Radio Listening) al seguente link: http://swarl.org/content/get-swl-call-sign . Via e-mail vi giungerà gratuitamente entro qualche giorno il relativo certificato, che potrete anche stamparvi e che dovrete in ogni caso salvare. Avrete così il vostro nominativo di identificazione, che userete per registrarvi sia sul sito QRZ.com, sia su quello di eQSL ( http://www.eqsl.cc ).
Se non avete dimestichezza con la lingua inglese, conviene accedere a questi siti usando Google Chrome, il quale vi dà la traduzione istantanea in italiano della pagina, anche se approssimativa. Una volta sul sito di eQSL accedete alla sezione REGISTER che vi appare sulla schermata di apertura e seguite tutte le indicazioni richieste, compilando le varie schede che vedrete susseguirsi. Riceverete via e-mail un codice che impiegherete per sul sito per completare la registrazione. Ora è necessario certificare che il vostro nominativo è reale e non è generato ad esempio da un programma apposito per computer.
Seguendo le indicazioni facilmente rintracciabili sul sito e relative all’upload certificate, dovete inviare con il form che vi apparirà la copia del vostro certificato di SWL, in formato JPG. E qui non dovrete fare altro che inoltrare il file ricevuto da SWARL e attendere qualche giorno che vi arrivi una e-mail con l’esito della certificazione”.
eQSL SWL Italia, zona 1
(A.D.)