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Diano Marina. E’ un Alpino, scrittore e politico, una sfilza di onoreficenze internazionali e nazionali, decine di incarichi operativi in tutto il mondo: è l’ex Generale di Corpo d’Armata Marcello Bellacicco. Nei prossimi giorni a Roma presenterà il suo libro: “Noi ci abbiamo creduto: diario di sei mesi di missione in Afghanistan”. Attraverso il racconto e le testimonianze di chi l’ha vissuta come protagonista, il libro descrive la missione in Afghanistan della Brigata Julia tra il 2010 ed il 2011, nell’ambito della Operazione NATO ISAF.

Il Generale Marcello Bellacicco, già Comandante della Regione Ovest, con questo libro ha voluto rendere onore all’impegno, al sacrificio e ai risultati ottenuti in quei sei mesi di missione dai Militari Italiani, che assolsero il loro compito senza risparmi o condizionamenti, seguendo solo la pura etica del dovere. Pagina dopo pagina, é possibile conoscere e capire come si prepara, si conduce e si porta a termine un impegno operativo così complesso e difficile, come quello afghano. Una narrazione completa, dettagliata, talvolta cruda, ma sicuramente onesta ed obiettiva, in cui l’Autore fa riferimento solo alla realtà dei fatti, senza far sconti ad alcuno, nemmeno a sè stesso. Il volume del Generale Bellacicco il prossimo 9 febbraio, alle ore 11, verrà presentato nella Sala della Regina della Camera dei Deputati. Nell’occasione verrà presentata anche e si parlerà della nuova Resistenza Afghana.

Marcello Bellacicco è nato a Savona nel 1959 ed ha vissuto fino a 10 anni a Pieve di Teco. Figlio di un Maresciallo dei Carabinieri e di una maestra elementare, per la professione paterna, dopo un anno a Imperia, nel 1970, si è trasferito a Diano Marina. Ha frequentato il Liceo Scientifico “Vieusseux” di Imperia, ha giocato nelle giovanili della “Dianese” e frequentato le “Opere Parrocchiali”, collaborando con il Curato Don Umberto Busso, come catechista ed organizzatore dei campeggi estivi montani per ragazzi. Nel 1978 è riuscito a coronare il suo sogno, superando il concorso per accedere all’Accademia Militare di Modena, che ha frequentato fino al 1980, per poi essere ammesso alla Scuola di Applicazione di Torino. Nel 1983 ha terminato il ciclo di studi, con la laurea specialistica in Scienze Strategiche ed il grado di Tenente. E quindi stato assegnato al Battaglione Alpini “Trento”, in Alto Adige da dove ha iniziato la sua folgorante carriera.

Nel 2010 ha assunto il comando della Brigata Alpina “JULIA”, ad Udine, con cui viene impiegato in Afghanistan dove, dall’ottobre di quella fino all’aprile del 2011, ha ricoperto l’incarico di Comandante della Regione Ovest, nella missione ISAF della NATO, comandando anche unità USA, spagnole, lituane, slovene, polacche, danesi e albanesi. Il libro racconta proprio questi mesi intensi vissuti in Afghanistan. Quello è stato anche il periodo di massimo sforzo operativo della Forza multinazionale del Generale USA Petraeus, per assumere il controllo di tutte le aree afghane. In tali impegnative operazioni, le unità italiane perderanno sette uomini e accuseranno una cinquantina di feriti, ma, contemporaneamente, svilupperanno importanti progetti umanitari per circa 26 milioni di dollari, di cui 21 assegnati dal Congresso Americano. In quei mesi l’Italia è stato l’unico Contingente della Coalizione, di oltre 40 nazioni, a cui gli USA hanno assegnato tali fondi.
(Claudio Almanzi)