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Albenga. Non finisce mai di stupire in campo archeologico il territorio della Piana Ingauna: questa volta a riemergere dal passato è un sito di Età Romana il cui scavo potrà essere visitato il 27 settembre in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio. Il nuovo sito è stato trovato grazie alle azioni di tutela ed alla incessante ricerca scientifica che prosegue sul territorio di Albingaunum.

In Regione Massaro vicino alla chiesetta di Santo Stefano, nel giugno 2024 durante lavori per la posa del nuovo acquedotto sono stati portati alla luce alcuni resti di muri, apparsi fin da subito di interesse storico e databili all’età romana. ” In tale occasione- spiegano alla Sovrintendenza-  anche per non rallentare la realizzazione dell’opera pubblica, non è stato possibile effettuare una indagine archeologica più approfondita. Ma, considerata la consistenza e l’importanza di quanto scoperto, per preservare i possibili ulteriori resti sepolti, la Soprintendenza ha emesso un vincolo archeologico a tutela dell’intero terreno circostante. A dicembre si è quindi proceduto ad effettuare una campagna di indagini geognostiche non invasive, in grado di definire l’eventuale esistenza di altre strutture antiche e reperti”.

Poiché i risultati si sono rivelati molto promettenti, grazie ad un finanziamento del Ministero della Cultura, a luglio di quest’anno, in piena collaborazione con l’Istituto di Sostentamento del Clero, proprietario del terreno, si è così aperto un ampio scavo sotto la direzione della dottoressa Marta Conventi Funzionaria della Soprintendenza ed eseguito dalla ditta Tesi Archeologia in collaborazione con l’archeologa, la dottoressa

Michela Tornatore. “Quanto sta emergendo dal terreno – spiegano gli archeologi- sono i resti di un edificio rurale, secondo un modello di occupazione della piana ingauna ben conosciuto attraverso precedenti scoperte: nell’area pianeggiante retrostante Albenga, infatti, in età romana esistevano numerose fattorie che sfruttavano le cospicue risorse agricole. La posizione sopraelevata, rivolta ad est verso il mare e situata lungo la viabilità di collegamento con Albingaunum e il suo porto, trova confronti stringenti con le vicine ville rustiche di età romana individuate in Località Rusineo a Lusignano e in Regione Miranda”.
 Gli scavi proseguiranno ancora per un mese permetteranno di comprendere l’estensione complessiva dell’edificio, la disposizione dei diversi vani e le funzioni che vi si svolgevano, nonché le diverse fasi di vita e di abbandono del sito.  Sabato 27 settembre, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sarà anche possibile visitare lo scavo ed apprendere i risultati delle indagini direttamente dalla voce degli archeologi che vi hanno lavorato, grazie ad un evento organizzato dalla Soprintendenza, le cui modalità organizzative saranno presto rese note.
Foto fornita dall’Ufficio stampa Comune di Albenga
Claudio Almanzi
Lunedì 1 settembre 2025 – Anno XIX